Micol e Micol. La storia di un amore che trionfa

Set 29, 2021

Il primo ottobre al Liceo Macari di Frosinone ci sarà la prima della pellicola che racconta la storia di un amore tra due ragazze che sfidano i pregiudizi familiari per far tionfare i propri sentimenti
di Redazione

micol e micolMicol e Micol. Si chiama così il mediometraggio scritto e diretto da Fernando Popoli, prodotto da Atelier Lumiere, all’interno del progetto «Cinema, che passione». Girato con la partecipazione degli studenti del Liceo Maccari del capoluogo ciociaro, il film racconta una delicata storia di amore di due ragazze che sfidano i pregiudizi delle famiglie per affermare e far trionfare i propri sentimenti.

Le protagoniste del lungometraggio sono Elena Di Stante e Claudia Riccitelli, comprimari Massimo Sergio, nel ruolo di un burbero nonno, e Eugenia Tamburri, in quello della dolce zia Irene. «Seguire il proprio istinto sessuale è una regola di vita alla quale nessuno dovrebbe opporsi – ha dichiarato il regista – questo film vuole affermare questo assioma e inviare un messaggio positivo sulle Lgbt». Già in passato il regista aveva affrontato tematiche sociali, come nel cortometraggio «I due Bulli», nel quale appunto l’obiettivo era denunciare il fenomeno del bullismo tra adolescenti. In questa ottica la pellicola aveva raccontato la vita di una studentessa che era stata vittima delle angherie di due compagni e a condizionala al punto da tentare il suicidio. Lentamente – con l’aiuto della madre e di una professoressa della scuola – la ragazza protagonista del cortometraggio riesce a ritrovare la fiducia e tornare lentamente alla vita normale superando così la brutta esperienza.

Il progetto di Micol e Micol – che ha affrontato in un costruttivo percorso didattico il linguaggio del cinema – è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e dalla Regione Lazio. «Si ringrazia per la fattiva collaborazione – conclude Fernando Popoli – la preside, Professoressa Erminia Gnagni e la coordinatrice Professoressa Maria Teresa Cecconi».

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