Un nuovo e duro colpo al clan. Un nuovo blitz questa mattina contro i Casamonica. Nella zona periferica romana della Romanina – a due passi da Ciampino – sono state sequestrate e poi sgombrate sette costruzioni tra capannoni e villette abusive con piscina, riconducibili al sodalizio criminale. Tutte saranno abbattute. Sul posto – in via Fratelli Marchetti Longhi – di prima mattina sono arrivati cento uomini delle forze dell’ordine tra agenti di Polizia del commissariato Romanina, Carabinieri di Castel Gandolfo e Polizia locale di Roma Capitale. L’operazione di oggi nasce dal lavoro portato avanti dall’Osservatorio territoriale della sicurezza del VII Municipio – diretto e coordinato da un dirigente della Prefettura, con la partecipazione del Municipio e in stretto accordo con il Gabinetto della sindaca, la Polizia locale e le Forze dell’ordine del territorio. L’operazione di oggi fa seguito all’altra già realizzata dallo stesso Osservatorio: lo sgombero e l’abbattimento di otto villette dei Casamonica al Quadraro nel novembre del 2018.
Un gruppo di villini abusivi, costruito – nello stile criminale del clan – in sfregio a ogni norma e regola urbanistica. Un comprensorio con una villa centrale con piscina, affreschi alle pareti, stoviglie lussuose. E intorno altre sei più piccole. «La grande villa è abusiva come lo è il comprensorio che racchiude altre 6 villette. Abitazioni che qui all’interno di questo lotto di terreno venivano utilizzate dai Casamonica per guadagnare da gente meno abbiente – ha spiegato Salvatore Vivace, assessore ai Lavori pubblici del Municipio Roma VII – . Alcune delle ville sono state lasciate in fretta e in furia nei giorni scorsi, probabilmente quando hanno saputo dell’operazione».
«E’ stata una operazione concertata, c’è una collaborazione a 360 gradi, la battaglia per la legalità sta andando avanti – ha detto la sindaca Virginia Raggi – Queste operazioni non sono semplici, richiedono tanto tempo per essere compiute e portate avanti, però l’amministrazione c’è e va avanti compatta. Per troppi anni a Roma si sono tollerati questi abusi, stiamo lavorando con altri municipi e piano piano si allargherà ad altre zone. Bisogna far capire a tutte le realtà che lo Stato c’è, credo che sia un bel segnale e si va avanti senza alcuna paura».
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