Ai rifiuti per strada i romani purtroppo sono abituati. Ciclicamente negli anni i cassonetti tracimano, i sacchetti invadono i marciapiedi, la spazzatura diventa l’arredo urbano dei tempi moderni. Con la crisi di luglio adesso alle spalle e con la città che lentamente si svuota per le ferie estive, si può tirare un sospiro di sollievo. Ma i problemi restano tutti da affrontare.
Servono provvedimenti urgenti per evitare che le strade di Roma tornino a presentarsi come discariche a cielo aperto. Per tenere pulita la città occorrono nuovi e moderni cassonetti. Sono necessarie nuove macchine in grado di facilitare il lavoro quotidiano dei dipendenti Ama. Servono Municipi che abbiano maggiori poteri per gestire al meglio l’azienda partecipata del Comune di Roma. E’ poi necessario un bilancio approvato, una impiantistica moderna, più risorse economiche: insomma, serve una svolta.
Gli incivili che abbandonano ingombranti in strada invece di conferirli gratuitamente nelle isole ecologiche, ci saranno ancora. Bisognerà attendere che i ragazzi di oggi – già sensibili ai temi ambientali – diventino adulti. E’ fondamentale quindi agire su di loro educandoli fin dalle scuole. Per affrontare queste priorità, la politica deve cambiare, deve dare risposte ai cittadini e alle cittadine, evitando la continua e stucchevole campagna elettorale permanente alla quale assistiamo ormai da più di un anno. I problemi della Capitale li conosciamo bene, le risposte no.
Ma c’è un documento che ha raggiunto oltre novemila firme. E’ una proposta di delibera di iniziativa popolare. Si chiama «Deliberiamo Roma, #mirifiuto». La Uil del Lazio l’ha sostenuta, perché convinta che alla Capitale d’Italia serva un moderno e compatibile ciclo dei rifiuti, anche attraverso l’attribuzione di poteri ai Municipi. Le firme sono state depositate. Adesso i gruppi consiliari che siedono nell’aula Giulio Cesare la esamineranno e poi la discuteranno. Una prima risposta della politica, potrebbe essere proprio l’approvazione di questa delibera.
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