Paradiso e inferno. Il doppio volto della Piana reatina

Gen 26, 2018

«Nulla cambia. Tutto è immutabile, tutto è fossile. Questo è un territorio dimenticato dalla politica»
di Alfonso Vannaroni

Paradiso e inferno piana reatina

Paradiso e inferno. E’ il doppio volto della piana reatina: un territorio che si lascia ammirare dall’alto, quando l’asfalto sale tra le montagne, ma che vive quotidianamente criticità da decenni irrisolte. Così bella da vedersi da lontano, così dolce agli occhi se innevata o in piena fioritura, ma così impervia da essere vissuta. Da decenni gli abitanti di questa zona chiedono inutilmente aiuto alle istituzioni. E da decenni nessuno li sostiene.

Richieste e appelli sono sempre stati sottovalutati. O peggio ancora, inascoltati. «In questo angolo della città – dice il segretario della Uil di Rieti Alberto Paolucci – manca tutto. Passano gli anni, cambiano i colori politici delle amministrazioni ma non cambia il disagio che gli abitanti sono quotidianamente costretti a vivere. E così le strade continuano a essere un colabrodo, la segnaletica carente, l’illuminazione pubblica una speranza frustrata, il trasporto pubblico una chimera. Tutto si traduce in una scarsa sicurezza per i residenti, che probabilmente l’amministrazione comunale considera di serie inferiore e figli di un Dio minore». Difficile trovare un’altra spiegazione. «Già – spiega Paolucci – altrimenti le decennali proteste dei comitati e dei cittadini sarebbero stare ascoltate e qualcosa sarebbe cambiato. Invece no, qui nulla cambia, tutto è immutabile, tutto è fossile. Nessuno si degna di ascoltare le legittime rimostranze di chi vive in questa parte di città: questo è un territorio dimenticato dalla politica».

I cittadini però non si arrendono: vogliono risposte e tempi certi per la realizzazione di opere ferme al palo da troppo tempo. E attraverso il comitato Piana reatina ha chiesto al sindaco e agli assessori competenti un incontro per affrontare tutte le criticità presenti, compresa la metanizzazione che – guarda caso – è ancora ferma al palo. Il sindacato da anni chiede risorse per questo territorio. «E’ arrivato il momento di invertire la rotta – conclude Paolucci – e di lasciare alle spalle gli intollerabili ritardi e il degrado quotidiano, perché i cittadini della piana pagano le tasse nella stessa misura e con gli stessi criteri dei cittadini che risiedono nel centro storico di Rieti. Continuare a ignorare questa verità sarebbe da stolti».

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