Lavoro e sicurezza a Rieti. La Uil chiede chiarezza

Mar 10, 2023

In Saprodir - l'azienda che gestisce l’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani in vari cantieri della provincia - non sembra che tutto vada bene. Il caso denunciato alle autorità e all'Ispettorato territoriale
di Al. Van.

Lavoro e sicurezza non sempre costituiscono un binomio perfetto. Accade un po’ ovunque, a nord e sud del Paese. Accade anche a Rieti, dove la Uil Trasporti ha portato alla luce un caso critico. E lo ha fatto coinvolgendo Ispettorato territoriale del lavoro, Procura, Prefettura, Questura e Carabinieri, senza però – almeno al momento – ottenere risposte concrete. Tutto inzia da una «prassi scorretta» per la raccolta dei rifiuti urbani. «La riduzione dei costi industriali fa sì che le società utilizzino un singolo operatore che svolge sia le mansioni di autista del mezzo sia di operatore addetto allo svuotamento dei bidoni e al carico del loro contenuto – si legge nella denuncia – Capita così che il conducente arriva sul posto, scende dal mezzo, avvicina i cassonetti li carica e li riporta al loro posto». Manovre effettuate a motore acceso e a mezzo incustodito. «Il veicolo è in moto per alimentare l’impianto di carico – prosegue la denuncia – violando il regolamento di attuazione del codice della strada. Succede così che il posto guida resta incustodito e basta un semplice malfunzionamento meccanico per provocare un sinistro: una situazione che sta comportando sempre più incidenti creando in alcuni casi infortuni anche gravi, danni rilevanti agli automezzi delle ditte e dei privati».

Si parte da qui, ma c’è altro. All’Ispettorato del lavoro sono state affrontate anche altre criticità come ad esempio il lavoro straordinario svolto con scarso preavviso per poi avere anche difficoltà nel verificare il numero delle ore lavorate per mancanza di report mensili puntuali. E ancora, la carenza di personale: il 55 per cento dei lavoratori ha un contratto part time «con conseguente rigidità per ottenere ferie o di vedersele all’ultimo momento revocate». Nel Comune di Cittaducale la squadra degli operatori dovrebbe essere composta minimo da otto unità, massimo da dieci, in realtà sono soltanto cinque. Denuncia alle autorità e riunione in Ispettorato hanno due date: maggio e settembre dello scorso anno.  Pochi giorni fa – il 22 febbraio – un incidente a Longone Sabino ha impensierito nuovamente il sindacato: qui un furgone per la raccolta dei rifiuti si è sfrenato finendo contro un’abitazione, fortunatamente senza conseguenze per le persone. Eppure nel verbale d’incontro dell’Ispettorato del lavoro i rappresentanti della Provincia avevano ribadito la necessità « di trovare una soluzione condivisa per risolvere le problematiche nella massima trasparenza e soprattutto nella gestione del personale».

«La sicurezza sul lavoro – dicono Pierluigi Giacomelli, della Uil Trasporti Rieti, e Marco Palmerini, della Uil di Rieti – è una priorità per il nostro sindacato, ma in Saprodir non sembra ancora un concetto acquisito e quanto accaduto a Longone lo testimonia. Dalla nostra denuncia ad oggi nulla è cambiato. Il silenzio assordante è stato rotto soltanto dal rumore di lamiera del camioncino dei rifiuti scivolato verso un’abitazione privata. Ma non sempre la dea bendata assiste tutti e tutto. L’irreparabile può sempre accadere. L’unico modo per scongiurare questa eventualità è alzare l’asticella della sicurezza. Perché, come sosteniamo da tempo, la tragica fatalità non esiste. Alla radice c’è sempre una norma di sicurezza sul lavoro non rispettata». Il destino – insomma – resta appeso a un filo. Perchè lavoro e sicurezza non sempre vanno d’accordo.

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