Spreco alimentare. L’Italia ha il triste primato

Gen 6, 2023

La World Organization for International Relations proclama il 2023 come l'Anno del Cibo
di Redazione

spreco alimentareOgni anno si spreca il 36 per cento del cibo prodotto a livello globale per il consumo umano. Nei Paesi più industrializzati si tratta per il 78 per cento di alimenti gettati via dai consumatori e per il 22 per cento di scarti del processo di produzione e di trasporto. A lanciare l’allarme è la World Organization for International Relations (WoirNet.org). l’organizzazione fondata nel 1978 allo scopo di preservare la pace e l’armonia nel mondo. «Si tratta di una questione etica, ma lo sperpero di cibo porta anche a un ingente danno economico e a un irreparabile danno ambientale – dice Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Presidente e Segretario Generale della World Organization for International Relations – che innesca un effetto domino capace di produrre carestie ed eventi climatici estremi».

Lo spreco alimentare nel mondo è responsabile di 5 miliardi di tonnellate di gas serra emessi in atmosfera e di un consumo di acqua pari a circa 200 miliardi di metri cubi. «Non possiamo e non dobbiamo permettere che questo possa accadere nuovamente: dobbiamo agire subito per evitare perdite umane irragionevoli – commenta Viola Lala, press officer di WoirNet.org – Ridurre le perdite e gli sprechi alimentari è essenziale perché ogni anno si sprecano 1,5 miliardi di tonnellate di generi alimentari con un costo di circa 900 miliardi di dollari per l’economia globale».

L’umanità ha fatto grandi progressi nella riduzione della fame. Ma a fronte dello spreco alimentare, ancora oggi ci sono 828 milioni di persone che – in 55 Paesi del mondo – soffrono di grave denutrizione. I dati sono emersi dal rapporto congiunto della Fao, Ifad, Unicef, Wfp e Who che mette in evidenza anche un divario di genere: nel mondo a soffrire di insicurezza alimentare moderata o grave è il 31,9 per cento delle donne, rispetto al 27,6 per cento degli uomini. Nonostante gli sforzi, oltre due miliardi di persone vanno a letto quasi sempre a stomaco vuoto e tra loro 150 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare acuta. L’antenna italiana della Woir (Vatican.WoirNet.org) basandosi sui dati della Commissione Europea, ha poi calcolato lo spreco in Europa. Il primato negativo spetta all’Italia, con 272 milioni di tonnellate di cibo buttato negli ultimi 20 anni. La World Organization for International Relations afferma dunque la necessità improrogabile di cambiamenti radicali nel modo in cui le società producono e consumano. E per questo proclama il 2023 l’Anno del Cibo (WOIR International Year of Food), sottolineando la necessità di focalizzare l’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica su una tematica fondamentale per la sopravvivenza dell’intero pianeta.

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