La solidarietà on line corre veloce, viaggia veloce tra le città italiane. Milano è la città più generosa d’Italia, seguita da Roma, Torino e Palermo. E’ questo il risultato della classifica, stilata dalla piattaforma di raccolta fondi GoFundMe, relativa al numero di donatori assoluti nel 2021. Nell’anno che sta per concludersi sono stati raccolti in totale oltre 22 milioni di euro da tutte le campagne attivate sulla piattaforma. Di questi circa un milione e quattrocentomila, grazie a 28mila donazioni, nella sola Milano, che vince questa particolare gara di solidarietà. Proprio dal capoluogo lombardo è stata lanciata una delle raccolte con maggiore successo del 2021: 364mila euro per assicurare un futuro alla piccola Martina, dopo che i genitori, Fabry e Vale, hanno perso la vita in un incidente durante una gita in montagna. Una storia che ha colpito un’intera comunità e che ha raccolto oltre 8.600 donazioni.
Tutti i centri urbani più grandi hanno offerto un contributo determinante. Per questo – a pochi giorni dalla fine del 2021 – si può ragionevolmente sostenere che la solidarietà corre online. Da Roma (secondo posto in classifica grazie a 22mila donazioni e un milione e duecentocinquantamila euro raccolti) è partita, ad esempio, la campagna organizzata dai colleghi dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso lo scorso febbraio in Congo. La raccolta, finalizzata ad aiutare le figlie del diplomatico nella loro crescita, è arrivata a 160mila euro. Malgrado le campagne di GoFundMe non conoscano confini, la classifica – che comprende, partendo dal quinto posto, anche Napoli, Bologna, Firenze, Livorno, Genova e Sassari – tiene conto delle città superiori ai 50mila abitanti. Particolarmente significativa la presenza di Sassari e Livorno, rispettivamente decima e ottava, in quanto decisamente meno popolose rispetto alle altre.
«Se il 2020 è stato l’anno della crisi, il 2021 è stato certamente l’anno della gratitudine e della generosità – dice Elisa Liberatori Finocchiaro, direttrice europea di GoFundMe – i temi più ricorrenti delle raccolte fondi sono stati tanti e spaziano dalle spese sanitarie al volontariato, dall’attivismo per l’ambiente alla cura degli animali, dalla cultura alle difficoltà economiche delle attività commerciali».
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