Convivere col virus. Il covid non ha soltanto avuto conseguenze rilevanti sull’economia del Paese e sulle capacità di spesa delle famiglie, ma ha inciso anche sui comportamenti e sul benessere delle persone tanto che più di sette individui su 10, pari a oltre 30,7 milioni di italiani, hanno dichiarato di aver sviluppato paure che non avevano prima della pandemia. E’ quanto emerge da una idagine che Facile.it ha commissionato agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat e realizzata su un campione rappresentativo della popolazione adulta.
Grazie alla campagna vaccinale e al miglioramento della situazione epidemiologica, le restrizioni imposte dal Governo verranno gradualmente allentate e ci sarà la possibilità di spostarsi sempre più liberamente. Analizzando i dati dell’indagine, tuttavia, è emerso che quasi la metà degli italiani (47,1%), vale a dire più di 20,6 milioni di persone, ha ammesso di aver paura degli assembramenti, la percentuale raggiunge il 67% nell fascia di età tra i 65 e i 69 anni. Tanti – circa 7,8 milioni – coloro che hanno dichiarato di aver paura di incontrare altre persone, sebbene siano amici, familiari o conoscenti. I più timorosi sono i giovani tra i 18 e i 24 anni (23,2% vs 17,8% nazionale), probabilmente preoccupati dalla possibilità di infettare parenti anziani come i nonni.
Convivere col virus ha poi spinto più di 1 italiano su 3 (36,3%, 15,8 milioni) ad ammettere di aver paura di salire sui mezzi pubblici, mentre più di 9 milioni e mezzo di connazionali si dichiarano timorosi per quanto riguarda la possibilità di viaggiare tanto che – come certificato da una precedente indagine di Facile.it – dei 6,5 milioni di italiani che non andranno in vacanza, 2 milioni hanno rinunciato proprio a causa della paura del contagio. Non solo. In otto milioni hanno paura di andare al ristorante.
E c’è chi – per tutelarsi dalle incognite legate alla pandemia – nel corso dell’ultimo anno hanno deciso di stipulare una copertura assicurativa: nello specifico, più di 4 milioni di individui hanno dichiarato di aver sottoscritto o rinnovato una polizza vita e tra questi, oltre 750mila lo hanno fatto per la prima volta in assoluto. Più di mezzo milione (546.038, 3,1%), invece, gli intervistati che non avevano mai sottoscritto una polizza infortuni o sanitaria o di malattia e che l’hanno fatto per la prima volta nel corso dell’ultimo anno; tra i rispondenti con un’età compresa fra i 70 e i 74 anni il valore risulta essere addirittura il doppio (6,8%). Pochi meno, vale a dire oltre 520 mila, infine, gli individui che hanno stipulato una copertura assicurativa sanitaria specifica per il Covid.
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