La compagnia degli animali fa bene. «Ormai quasi tutte le famiglie italiane hanno capito che dalla loro vicinanza si traggono notevoli vantaggi, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Il vantaggio psicologico secondo noi si sta apprezzando ancora di piu’ in questo difficile momento che stiamo vivendo con la pandemia». A dirlo è Gianmarco Ferrari, presidente dell’Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia (Assalco), che insieme all’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), rivolge alle istituzioni nazionali un appello: «Vogliamo far capire alle istituzioni che le famiglie italiane ormai hanno adottato gli animali da affezione come propri membri e per questo si aspettano che la loro cura sia non più associata ai beni di lusso, ma ai beni di utilizzo quotidiano, accedendo così allo scaglione di Iva al 10 per cento». «Questo – chiarisce Ferrari – favorirebbe ulteriormente la presenza di pet nelle case
degli italiani, dando a molte più famiglie la possibilità di mantenerli e portando benefici anche al sistema economico».
Sul fronte economico, sottolinea il presidente di Assalco, «secondo uno studio di Federanziani, avere un animale da compagnia potrebbe far risparmiare fino a 4 miliardi di euro all’anno in termini di spesa sanitaria. Questo perchè la vicinanza di un animale da affezione porterebbe benefici sia psicologici, con riduzione dello stress per mancanza di compagnia, che fisici, grazie al movimento quotidiano che la presenza, soprattutto di un cane, costringe ad avere». L’Iva al 22 per cento sugli alimenti e le cure veterinarie «porta molte famiglie a non prendere un animale, rinunciando ai benefici che porterebbe. L’Iva imposta in Italia, inoltre, è più di tre volte superiore a quella che c’è, ad esempio, in Germania – prosegue il presidente di Assalco – Proprio in relazione alla pandemia, l’Istituto Piepoli ha realizzato una indagine per conto dell’Ordine nazionale degli Psicologi dalla quale è emerso che il 61 per cento degli italiani è stressato. «Avere un animale in casa – afferma il presidente Ferrari – aumenta la resilienza, migliora l’umore, favorisce la tenuta psicologica e contribuisce a mantenerci in movimento e quindi in salute».
Anche altri studi confermano quanto affermato. «Ad esempio – conclude Ferrari – abbiamo uno studio dell’Università di York nell’ambito del quale sono state intervistate più di seimila persone nel Regno Unito, dal quale è emerso che per il 94 per cento degli intervistati avere un animale in casa ha avuto un influsso positivo sull’equilibrio familiare durante il lockdown. E quasi il 95% del campione non riesce più a immaginare come possa essere la vita senza l’animale in casa. Da un altro studio della University of South Australia, è emerso che per il 90% degli intervistati accarezzare il proprio animale da compagnia ha aiutato a sopportare meglio l’isolamento e il confinamento.
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