Ambiente e salute nei siti contaminati. Il libro del Cnr

Apr 14, 2021

Il lavoro monitora, sperimenta, approfondisce e propone soluzioni coinvolgendo gli attori competenti su ambiente e salute assieme ad amministratori e Istituzioni locali, associazioni di cittadini e scuole
di Redazione

«Ambiente e Salute nei siti contaminati. Dalla ricerca scientifica alle decisioni». E’ il libro – che raccoglie contributi di ottantacinque autori – e che fa luce sulle bonifiche delle aree inquinate in Italia. Il lavoro (edito da Ets) illustra lo stato dei siti di bonifica di interesse nazionale (Sin) dando spazio ai risultati conseguiti dal progetto Cisas – Centro Internazionale di Studi avanzati su  Ambiente, ecosistema e salute umana, finanziato dal Miur e iniziato nel 2016, nell’ambito di tre territori che includono aree a terra e aree marine, i tre Sin di Priolo, Crotone e Milazzo, dove le pressioni ambientali sono state rilevanti nel corso della storia e hanno prospettive differenti in termini di produzione e utilizzo del territorio. Il libro fa il punto sulle conoscenze consolidate e su quelle che sono mature per contribuire alle attività di bonifica e di limitazione dei danni all’ecosistema e alle persone. Si parte da una panoramica sui siti inquinati europei e italiani, focalizzandosi poi sulle criticità specifiche delle zone marino costiere, così rilevanti per l’Italia.

L’obiettivo è stato quello di monitorare, sperimentare, approfondire e proporre soluzioni coinvolgendo costantemente gli attori competenti su ambiente e salute assieme ad amministratori e Istituzioni locali, associazioni di cittadini e scuole. Nel testo, esperti in ecologia, biologia e biologia molecolare, ecotossicologia, fisica e chimica dell’atmosfera, geoscienze, epidemiologia, economia, antropologia, modellistica matematica, trovano un linguaggio comune con lo scopo condiviso di produrre conoscenze utili alle decisioni sulle bonifiche e la protezione delle comunità. «Gli studi ambientali hanno riguardato tutte le matrici, dal suolo, alle acque, dall’aria agli alimenti, avvalendosi di modelli sperimentali e della biomatematica, in stretta collaborazione con i ricercatori impegnati negli studi sperimentali, tossicologici e sugli impatti sulla salute. Il risultato, oltre ad un notevole avanzamento delle conoscenze nei vari campi e sulle interazioni tra ambiente e salute, è la definizione di un modello di studi nei siti contaminati per trasferire le conoscenze scientifiche in decisioni di risanamento».

«Gli studi ambientali hanno riguardato tutte le matrici, dal suolo, alle acque, dall’aria agli alimenti, avvalendosi di modelli sperimentali e della biomatematica – spiega Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente-  in stretta collaborazione con i ricercatori impegnati negli studi sperimentali, tossicologici e sugli impatti sulla salute. Il risultato, oltre ad un notevole avanzamento delle conoscenze nei vari campi e sulle interazioni tra ambiente e salute, è la definizione di un modello di studi nei siti contaminati per trasferire le conoscenze scientifiche in decisioni di risanamento». «Il binomio ambiente salute – aggiunge Daniela Corda, direttrice del Dipartimento scienze biomediche del Cnr – dovrà essere sempre più presente nei piani di sviluppo del nostro territorio. Questo libro in maniera presenta anche al grande pubblico come la ricerca multidisciplinare possa contribuire, e sia essenziale, per il monitoraggio intelligente e la prevenzione non solo delle malattie associate a inquinanti, ma anche al recupero di importanti territori da rilanciare e rendere fruibili alla popolazione».

Nell’indagine si sono intrecciati gli sguardi sull’inquinamento del mare, dalla qualità delle acque lungo la colonna che porta dalla superficie ai fondali, ai sedimenti, al fitoplancton, ai pesci, ai mercati dove i cittadini fanno la spesa, includendo tecniche innovative per capire il comportamento nel tempo di mercurio, cadmio, piombo, arsenico, composti organici persistenti e la presenza di sostanze emergenti, di cui non sono conosciuti gli effetti sull’ambiente, come i farmaci e le microplastiche, nonchè i rischi cumulativi. Il monitoraggio dell’inquinamento dell’aria e i modelli meteorologici e di trasporto dei contaminanti sono stati utilizzati per creare mappe di ricaduta e scenari previsionali, fondamentali anche per gli studi di epidemiologia ambientale. Si sono studiate le emissioni di sostanze odorigene con il contributo dei cittadini e anche gli effetti della contaminazione dell’aria sull’epitelio polmonare. Gli studi ecotossicologici e molecolari hanno utilizzato campioni prelevati negli ambienti naturali inquinati per osservarne da vicino l’evoluzione con modelli sperimentali, con un’attenzione specifica alle modificazioni del sistema endocrino e di quello immunitario. Gli studiosi di epidemiologia hanno realizzato uno studio coinvolgendo più di 800 coppie madre-bambino nelle tre aree, che continuerà nei prossimi anni. Vengono proposti indicatori specifici per ciascun sito inquinato, per seguire l’evoluzione nel tempo dell’esposizione ai principali inquinanti e comprenderne gli effetti sulla salute delle comunità attraverso l’osservazione sistematica dell’andamento di specifiche condizioni patologiche. Per seguire in modo sempre più raffinato il destino degli inquinanti dall’ambiente al corpo umano è stato messo a punto un prototipo di microcapsula per l’esplorazione del microbioma intestinale. Il Cnr è stato coinvolto in questo progetto con nove istituti.

 

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