Nella veste streaming on line, il Roma Fringe Festival, torna in scena dal 18 al 24 aprile. Ventuno compagnie per altrettante drammaturgie inedite che desiderano accendere i riflettori sul teatro indipendente, su tutte quelle compagine che non vivono di fondi pubblici, finanziamenti e supporti istituzionali. Il Roma Fringe Festival porta in scena una fetta consistente delle tendenze teatrali contemporanee che spesso, negli ultimi mesi, hanno riflettuto sull’attualità, proponendo analisi, visioni e approcci differenti.
Il percorso che quest’anno propone il Roma Fringe Festival è uno specchio fedele degli ultimi dodici mesi: si parla di donne, di chiusura, di maternità, di sud, di nuovi futuri e ambiente, digitale e orizzonti. Lo fa attraverso uno sguardo lucido che passa attraverso sperimentazioni e inediti linguaggi, tra tradizione e ricerca, proponendo originali forme e inaspettati messaggi. Tra le grandi novità di questa edizione, oltre allo streaming, c’è la sezione «Fringe Tube», che ospita solo progetti di nuove drammaturgie pensati non per lo spazio scenico tradizionale ma per la rete, un luogo ancora tutta da esplorare e da non confondere con lo spettacolo dal vivo che vive di altri sentimenti. La dimostrazione che il Teatro ha sempre le antenne alzate sul tempo che stiamo vivendo.Il Teatro è vivo e vegeto e continuerà ad esserlo nonostante tutto.
Il programma proporrà ogni giorno tre spettacoli, in scena al Teatro Eliseo di Roma, da fruire in streaming a partire dalle ore 19 e trenta, con la finale che si svolgerà al Teatro Vascello il 26 aprile. «Il Fringe di Roma è la festa del teatro indipendente – ha dichiarato il direttore artistico Fabio Galadini – un Festival che parte dal basso perché si basa soltanto sulle proprie forze e sulla convinzione che tutti, al di là del sostegno pubblico possano e debbano creare ogni giorno per tutto l’anno. Un atto di creatività che non si ferma, che non si arrende e che con tenacia, continua superando tutti gli ostacoli restando fedele a se stesso. Per il vincitore del Roma Fringe Festival c’è una grande opportunità: una tournée teatrale di 12 date nei teatri che compongono la rete di Zona Indipendente, una rete di Teatri dislocati su tutta la penisola, che si sono messi in gioco per creare una rete Fringe nazionale. Ringraziamo Luca Barbareschi per averci ospitato al Piccolo Eliseo e a Manuela Kustermann presidente di una Giuria composta da personalità di alto profilo che ospita, ormai da tre anni, al Teatro Vascello la finale del Roma Fringe Festival 9° edizione . Un grazie a Ferruccio Marotti, al quale noi tutti dobbiamo molto, che guiderà anche quest’anno la sezione Fringe Talk, luogo di dibattito e di confronto sulle politiche del Teatro indipendente e alla Fondazione Alessandro Fersen che assegnerà il premio Fersen ricerca e innovazione. Il 2021 è l’anno delle grandi difficoltà e delle grandi idee».
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