ROMAIL: più forti del Covid-19. Ecco la nuova Tac

Dic 16, 2020

Presentata oggi la nuova Tac per consentire all’Istituto di Ematologia dell’Azienda Policlinico Umberto I di eseguire un maggior numero di esami diagnostici e di migliore qualità
di Francesca Landi

romailLa vecchia Tac era lì da circa venti anni, ma ormai il peso dell’età si faceva sentire. E’ stata proprio la ROMAIL a promuovere e a realizzare la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto e l’installazione della nuova TAC da donare all’Istituto Ematologico più grande d’Italia. Un apparecchio di ultima generazione costato circa 220 mila euro che può funzionare su un orario più lungo di quello attuale e che consentirà oltre a una maggiore efficienza, la massima protezione per il paziente. Un segnale di forte speranza visto che nel 2019 sono stati effettuati 3635 esami con la vecchia Tac, a fronte di una richiesta di oltre 1500 esami che, per essere eseguiti, è stato necessario ricorrere alla sezione di Radiologia Centrale del Policlinico Umberto I (situato a 1,5 Km di distanza). E si segna così una vittoria fondamentale per migliaia di pazienti assistiti annualmente, oltre 150 al giorno, anche grazie al supporto di ROMAIL, che lottano quotidianamente contro la malattia e per coloro che combattono al loro fianco. Una lotta come questa non può conoscere momenti di stasi, neppure durante la pandemia da Covid-19. Per questo l’alleanza tra il Policlinico Umberto I e ROMAIL, anche in questa occasione, è stata decisiva per raggiungere l’obiettivo non differibile di fornire una risposta immediata e concreta alle accresciute esigenze dei pazienti.

«Questo Tomografo Computerizzato è di ultima generazione – ha spiegato il Professor Maurizio Martelli, Direttore Uoc Ematologia, dell’Azienda Policlinico Umberto I – e consente di eseguire immagini di elevata qualità, che si traducono in una possibilità diagnostica più precisa e tempestiva per i pazienti. E’ fondamentale poter disporre, all’interno dell’Ematologia, di una apparecchiatura efficiente per poter garantire ai pazienti ematologici livelli qualitativi adeguati agli standard richiesti ad un centro specialistico ematologico. Inoltre la nuova Tac permetterà di svolgere gli esami necessari a tutti i pazienti adulti e pediatrici che ne hanno bisogno, senza necessità di trasporto con l’ambulanza presso la Radiologia Centrale con il rischio di esposizione ad infezioni, in particolar modo nel momento attuale di emergenza oltre al disagio per pazienti già fragili, immunodepressi e con seria instabilità clinica. Una lotta come questa non può conoscere momenti di stasi ed è per questo che nel corso della pandemia le attività non si sono mai fermate e ci siamo preoccupati da un lato di proteggere i nostri malati e tutti gli operatori sanitari, dall’altro di garantire gli stessi livelli di cura ed assistenza».

La Presidente ROMAIL, Maria Luisa Viganò, ha colto l’occasione per condividere un ricordo del Prof. Franco Mandelli e dei 35 anni di impegno di ROMAIL a favore dei pazienti ematologici in cura a Roma e provincia. «Il professor Mandelli è stato il mio Maestro anche se non sono un medico. Mi ha insegnato ad essere Volontaria e ad accogliere una faticosissima eredità: la guida di ROMAIL. Mi ha insegnato che i temi centrali sono la fratellanza e l’uguaglianza poiché servono per entrare in “consonanza” con l’essere umano, il quale anche se malato, è prima di tutto una persona. È il sentimento di pietas umana che ci deve guidare, infondendo comunque fiducia e speranza. Per tale ragione – spiega la Presidente di ROMAIL – non ci siamo mai fermati. Abbiamo mantenuto attivo il supporto alle Cure Domiciliari, l’accoglienza in Casa AIL “Residenza Vanessa”, l’assistenza psicologica, il sostegno all’Ospedale. Ed abbiamo effettuato una raccolta fondi straordinaria per donare la nuova TAC. 220 mila euro in pochi mesi grazie ad una cordata solidale di realtà come la Banca d’Italia, Unicredit, Bracco Imaging Italia, grandi e generosi donatori, centinaia di sostenitori ed una catena virtuosa di compleanni Facebook dedicati al progetto».

La missione di RomAIL è da sempre quella di promuovere e sostenere la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, assistere i malati e le famiglie che sono in cura a Roma e provincia accompagnandoli in tutte le fasi del lungo e sofferto percorso della malattia con servizi adeguati alle loro esigenze, migliorare la loro qualità di vita, e aumentare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla lotta contro i tumori del sangue.

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