Duecentoventi attività ispettive e di controllo sul territorio nazionale, con l’apertura di 166 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, per un totale di 13 arresti e 485 segnalazioni alle competenti autorità. I risultati dell’Operazione «Shield» – portata a termine dai carabinieri del Nas e finalizzata alla tutela della salute e al contrasto del pharma crime – che ha visto la partecipazione di 19 Paesi Membri dell’Unione Europea, nonchè di Albania, Bosnia Erzegovina, Colombia, Moldavia, Norvegia, Serbia, Repubblica della Macedonia del Nord, Ucraina e
dell’Ufficio europeo ntifrode (Olaf), sotto la direzione e il coordinamento di Europol. Nel nostro Paese sono stati ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti, di dispositivi medici e di prodotti di vario genere collegati all’emergenza Covid-19: oltre 62mila confezioni e più di un milione di medicinali a uso umano in diverse forme farmaceutiche (compresse, fiale, iniettabili, polveri), contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e con proprietà per il trattamento del Covid-19. Nelle maglie degli investigatori sono finiti anche oltre due milioni di dispositivi e presidi medici legati alla pandemia non conformi o illegalmente importati, tra mascherine, guanti, kit protettivi, test diagnostici e liquidi igienizzanti, per un quantitativo di 15 tonnellate. Il valore commerciale della merce sequestrata supera la cifra di 6.500.000 euro.
Durante l’operazione Shield è stato condotto un controllo capillare sulle pubblicità illecite di medicinali on line. Lo specifico ambito del contrasto del cybercrime farmaceutico è stato ritenuto particolarmente sensibile, perchè i timori di questa emergenza sanitaria avrebbero potuto essere sfruttati dai criminali che alimentano il mercato dei farmaci di provenienza illecita. E così, in questo contesto, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno quindi condotto mirate analisi del web che hanno consentito di individuare e oscurare – su provvedimenti del Ministero della Salute – 132 siti internet tutti con server ubicati all’estero e con dati fittizi dei relativi gestori. L’operazione è stata l’occasione per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra i Carabinieri del Nas e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle aree di rispettiva competenza, peraltro rinsaldata dalla recente sigla di uno specifico protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma e la medesima Agenzia. Al riguardo, va citata l’attività congiunta che in Trentino Alto Adige ha portato alla scoperta, qualche giorno fa, di un laboratorio clandestino per la produzione e la commercializzazione di sostanze dopanti destinate a essere assunte in maniera pericolosa per la salute, in assenza di qualsiasi prescrizione medica e in carenza di esigenze terapeutiche, con il sequestro di ingenti quantitativi di prodotti di vario genere e materiale per il confezionamento.
Complessivamente1 l’Operazione Shield ha permesso di smantellare 25 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 25 milioni di unità e un valore commerciale di quasi 73 milioni di euro, individuare e sequestrare 10 laboratori clandestini, avviare 95 indagini, arrestare 667 persone e denunciarne ulteriori 1.282, nonché di monitorare 4.009 siti web oscurandone 453. La sola azione mirata sul Covid-19, infine, ha portato al sequestro di oltre 32 milioni tra mascherine, test, kit diagnostici e dispositivi medici, 8 tonnellate tra sostanze chimiche e principi attivi e 70 tonnellate di liquido igienizzante per le mani.
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