Aumenta di 200 euro l’anno il carrello della spesa per le famiglie romane. Dopo i mesi del lockdown in cui sono diminuiti carburante e trasporti, si registra un’impennata dei costi dei generi di prima necessità. Frutta e verdura in primis che nel mese di giugno sono aumentate del 16% e dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo quanto emerge da uno studio realizzato dalla Uil del Lazio in collaborazione con l’istituto di ricerca Eures sulle dinamiche inflazionistiche della spesa ai tempi del Covid 19.
Nello specifico, nel periodo marzo-giugno 2020, la dinamica dei prezzi appare in forte aumento all’interno del comparto alimentare e della somministrazione di bevande alcoliche e tabacchi: con riferimento al primo gruppo, a marzo 2020 si segnala un incremento tendenziale dell’1,7%, che raggiunge il +3,5% a maggio, per assestarsi a giugno 2020 su un +3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: si tratta della variazione più alta degli ultimi venti anni, fatta eccezione per il 2008 (anno della recessione globale) e per il biennio “terribile” dell’introduzione dell’euro. Probabilmente questo trova spiegazione nella corsa agli approvvigionamenti alimentari che ha caratterizzato soprattutto le prime fasi del lockdown, determinando un eccesso di domanda che ha fatto conseguentemente lievitare il livello dei prezzi, ma anche nelle difficoltà di reperimento del bracciantato agricolo fortemente penalizzato dalla pandemia.
A risentirne è stato l’intero carrello della spesa con incrementi che vanno dal +2% della carne e dell’olio, al +1,8% del pane al +16% della frutta che ha visto lievitare il proprio costo di mese in mese (+10,5% ad aprile, +12,4% a maggio, +16% a giugno). Stessa sorte per i vegetali che da un incremento del 6,4% ad aprile, sono passati al +7,9% a maggio, al +8,5% a giugno. Più contenuti, ma sempre in crescita, i costi del latte, formaggi e uova che registrano in media un +1,6% e di zucchero e dolciumi che segnano un +1,5% negli ultimi quattro mesi. Nello stesso periodo crollano invece i prezzi per le spese legate all’abitazione mentre altalenante appare la dinamica nel settore dei trasporti: dopo il decremento dell’1,8%, a giugno si segnala una decisa inversione di tendenza, con una variazione del +1,2%.
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