La deforestazione globale continua, anche se a un ritmo più lento. Nel compenso, dal 1990 a oggi l’area forestale nelle aree protette è aumentata di 191 milioni di ettari e costituisce oggi il 18 per cento delle foreste del mondo: ciò significa che il mondo, per quanto riguarda le foreste, ha raggiunto e superato gli obiettivi di Aichi sulla biodiversità, che prevedono la tutela di almeno il 17 per cento dell’area terrestre entro il 2020. Lo dice l’ultimo rapporto ‘Valutazione delle risorse forestali mondiali’ della Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Nel dossier, l’organismo dell’Onu rende noto che i milioni di ettari di foreste convertiti ad altri usi ogni anno passano dai dodici dei cinque anni precedenti ai dieci del 2020. Praticamente oggi sul nostro pianeta ci sono oggi 4,06 miliardi di ettari di foreste, pari a 0,52 ettari a persona. Su base netta, espansioni comprese, dal 2010 la superficie forestale mondiale si è ridotta di 4,7 milioni di ettari l’anno. «Le foreste sono una parte importante della nostra vita, che si riflette nel nostro cibo, nel nostro arredamento e nell’aria più pulita che respiriamo – dice Maria Helena Semedo, vicedirettore generale della Fao per il clima e le risorse naturali – serve quindi più collaborazione in tutti i settori della silvicoltura e dell’agricoltura per rallentare ancor di più la deforestazione».
«E’ estremamente positivo sapere che una quantità sempre maggiore di superficie forestale è soggetta a programmi di gestione a lungo termine – conclude Semedo – perché questi interventi sono essenziali per tutelare e ripristinare l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri». Lascia sperare quindi anche questo dato: ad oggi 2,05 miliardi di ettari di foreste, oltre la metà del totale, sono soggetti a programmi di gestione. Ma c’è ancora da lavorare.
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