Mitigare la crisi climatica con misure innovative. La strategia del Wwf

Mag 5, 2020

di Silvia Morini

Benefici sociali e ambientali devono procedere di pari passo se vogliamo che la crisi economica non duri per lungo tempo: questo il principio del Wwf che punta sulle prime misure economiche da intraprendere per fare in modo che la strada per la decarbonizzazione dell’economia dispieghi le sue opportunità favorendo una gestione dalla crisi che possa anche gettare le basi per una nuova economia stabile e foriera di opportunità e benessere anche in campo sociale. Per l’associazione ambientalista è fondamentale uno sforzo il più possibile indirizzato a far coincidere le misure di sostegno della fase post emergenza dell’epidemia con le misure per la mitigazione della crisi climatica. «In particolare – spiega – il nuovo debito deve essere il più possibile condizionato alla coerenza degli obiettivi climatici». Il rischio che nuovo debito incrementi il lock-in degli investimenti non è sostenibile per un sistema economico che dovrà ripagare il debito per l’emergenza Covid-19 e contestualmente sostenere gli investimenti per la mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico. In altre parole, rischiamo di rimanere intrappolati nell’economia del passato e di porre lavoratori e aziende in una situazione di crisi permanente e di lunghissima durata. Quindi sarebbe opportuno accelerare la regolazione del settore finanziario per rendere trasparenti gli investimenti, evitando che vadano a settori incompatibili con la decarbonizzazione.

«Strumento essenziale – fa sapere il Wwf – è la tassonomia europea, proposto dal Technical Expert Group, che individuando i settori compatibili con la decarbonizzazione permette agli investitori di indirizzare le risorse sui settori non esposti ai rischi climatici e contestualmente agli azionisti di monitorare la destinazione dei capitali. Va richiesto alle società che vogliano accedere a risorse pubbliche nel quadro delle misure post-Covid-19 di rispettare criteri minimi di trasparenza nella destinazione dei prestiti, in maniera che risultino compatibili con la tassonomia europea. Diventerà necessario una revisione della fiscalità con particolare riferimento a quella energetica».

 

 

Tra le misure di sostegno al reddito, invece, l’associazione suggerisce di premiare i comportamenti virtuosi e con prospettive a lungo termine, riducendo o annullando i costi di abbonamento biglietto di trasporto pubblico sulla rete urbana e regionale: «E’ necessaria una strategia per contenere l’impiego di mobilità privata. Lo sviluppo della mobilità leggera sarà un tassello di questo impegno. Un piano di brevissimo periodo deve essere introdotto per l’identificazione di percorsi ciclabili nelle città che creino dei corridoi di passaggio protetti. Il modello d’emergenza dovrà essere sostituito da un’infrastruttura ciclabile permanente. Per il lavoro agile, occorre promuovere la connessione veloce e l’accesso informatico delle famiglie italiane, anche attraverso sconti alla connessione e l’accesso alle apparecchiature informatiche. Occorre incrementare l’efficienza energetica come misura per la riduzione della spesa delle famiglie, far ripartire le energie rinnovabili, ferme da anni in Italia, che hanno un’intensità occupazionale 10 volte superiore alle fonti fossili».

Uno sguardo infine alle infrastrutture. «Prioritaria – conclude il Wwf – l’elettrificazione dei trasporti i cui costi vengono compensati dalle ricadute occupazionali e da una dotazione infrastrutturale compatibile con lo scenario energetico futuro. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle zone oggetto di chiusura delle centrali a carbone entro il 2025. In queste aree sarà fondamentale orientare le risorse necessarie al sostegno dell’occupazione nel lungo periodo. Per ciascuna di essa andrà identificato un progetto di riconversione (tra i settori compresi nella tassonomia) da individuare attraverso procedure di manifestazioni d’interesse su cui potranno essere convogliate risorse pubbliche, inclusi i fondi comunitari dedicati».

 

 

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