San Valentino in amore? Non sempre. Secondo SpeedDate.it, portale che offre la possibilità di incontrare gente nuova e secondo SpeedVacanze, il tour operator che ha inventato la formula dei viaggi per single e per i gruppi, la festa degli innamorati è spesso l’occasione per fare un bilancio della propria vita affettiva non sempre positiva. Secondo lo studio, la cosiddetta sindrome di San Valentino colpisce non solo i single, ma anche le coppie: nella fascia di età compresa tra i 35 ed i 54 anni ne è colpita una coppia su tre. E, per chi è single, il fenomeno riguarda una donna su tre ed un uomo su quattro. «Il rischio maggiore lo corrono le coppie che stanno insieme da più di un anno, ma da non più di 7 anni. Le coppie di lunga data ne sono pressoché immuni perché hanno avuto il tempo di adottare tecniche di compensazione – precisano gli psicologi e gli analisti di Anima Select – Proprio come una macchina che ha percorso 100 mila chilometri, dopo un certo tempo anche le coppie hanno un grande bisogno di fare un tagliando».
Escludendo quindi le coppie di lunga data, quelle che hanno superato la cosiddetta crisi del settimo anno, tutte le altre dopo il primo anno hanno bisogno di fare un «tagliando» per migliorare la relazione e scoprire se la coppia è destinata a durare in futuro. Ma che cosa è la Sindrome di San Valentino? «Questa sindrome si manifesta come un malessere che molte persone sentono con l’approssimarsi della Festa degli Innamorati e che dipende dal fatto di non avere trovato la persona giusta per chi è in coppia o dal senso di esclusione da questa festa per chi è single», rispondono da Anima Select. Ma sia per chi è in una relazione che per chi è single la ragione per cui si manifesta la Sindrome di San Valentino è anche legata alla filofobia: l’angoscia che alcuni provano all’idea di innamorarsi e intraprendere una relazione duratura.
0 commenti