Ridurre i rischi del fumo è possibile. Questo almeno secondo l’oncologo francese David Khayat, presidente del French National Cancer Institute che sostiene che per i fumatori ci sarebbero varie possibilità per ridurre i rischi di ammalarsi. Il legame tra sigarette e il tumore ai polmoni è ben noto, ma l’aiuto di alcuni nuovi strumenti che la medicina e la tecnologia mettono a disposizione e alcune accortezze quotidiane potrebbero migliorare l’aspettativa di vita dei fumatori.
“Ormai conosciamo il peso dello stile di vita sul rischio di sviluppare importanti malattie croniche, dal diabete ai tumori – ha affermato David Khayat – Ma non è affatto semplice modificare le abitudini delle persone. E questo anche se sono consapevoli del pericolo: basti pensare che il 64% dei pazienti con tumore ai polmoni continua a fumare. Dobbiamo ‘tirare fuori’ le persone da comportamenti che sappiamo dannosi per la loro salute , ma questo non è affatto facile. Quando diciamo ai nostri pazienti di mangiare meno grassi e zuccheri, stiamo applicando una riduzione del danno. E ormai abbiamo degli strumenti per ridurre i danni del tabagismo. Esiste la terapia sostitutiva alla nicotina sotto forma di farmaci, gomme e cerotti, ma gli studi ci dicono che alla lunga ha un piccolo impatto per portare le persone a smettere”.
E le e-cig e i prodotti a tabacco riscaldato? “Tre anni di test effettuati dalla Food and Drug Administration americana sul tabacco riscaldato – afferma – ci dicono che si tratta di un prodotto meno pericoloso delle sigarette tradizionali. Non sappiamo quanto sia sicuro, ma di certo più delle sigarette. E’ dimostrato che si riduce di oltre il 90% l’esposizione a sostanze tossiche. Dunque, se per me, da oncologo, il sogno è che sempre più persone smettano di fumare, possiamo dire loro che ora esistono delle opzioni meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali”. L’oncologo entra nello specifico anche dei recenti casi di cronaca collegati al cosiddetto allarme ‘vamping’ negli Stati Uniti: “i Centers for Disease Control and Prevention americani – dice – hanno dimostrato che i seri danni polmonari rilevati in giovani pazienti erano dovuti al fatto di svapare liquidi illegali dal mercato nero, a base di Thc e contenenti una sostanza, la vitamina E acetato, che distrugge i polmoni. Dunque conosciamo il colpevole, e per fortuna questo tipo di mercato nero illegale ancora non ha preso piede in Europa”.
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