Gli incendi devastano da mesi il continente australiano con migliaia di edifici rasi al suolo, centinaia di case distrutte e centinaia di milioni di animali morti, senza contare gli invertebrati. Decine di migliaia di persone evacuate e temperature vicine ai 50 gradi. Per questo oggi come Fridays For Future «manifesteremo davanti l’Ambasciata di Roma (appuntamento ore 14.30 a Villa Mirafiori via Carlo Fea 2), a Milano (ore 17 al Consolato Australiano, via Borgogna 2), a Torino (Ore 15 Piazza Castello), a Napoli (ore 16.30 piazza San Domenico Maggiore) e in tutta Italia». «Il governo australiano, che detiene uno dei peggiori risultati in termini di riduzione delle emissioni di Co2, e il premier Scott Morrison, negazionista climatico, sono responsabili del disastro in atto nel paese – denunciano i ragazzi e le ragazze del movimento Fridays For Future – Il primo ministro ha ignorato i ripetuti avvertimenti secondo cui il cambiamento climatico avrebbe aumentato la minaccia di disastri naturali come questo. Ha lavorato per il fallimento della Cop25, bruciando un’enorme occasione per tutto il mondo di fare passi avanti nella lotta alla crisi climatica».
«Il governo di Canberra giustifica la sua inazione con il pretesto di non voler danneggiare l’economia nazionale – proseguono gli attivisti – Un’economia con lo sguardo rivolto al passato, ancora pesantemente legata alla produzione di carbone, di cui l’Australia è la prima esportatrice mondiale. Ma preferendo salvaguardare gli interessi delle lobby dei combustibili fossili anziché la sicurezza nazionale, il governo ha tradito il suo paese. Considerate le schiaccianti evidenze scientifiche riguardo alla crisi climatica, è forse eccessivo affermare che Scott Morrison è responsabile della morte dei suoi concittadini?». Quindi, nel nome di tutti coloro che stanno soffrendo a causa di questa crisi, e di tutti coloro che soffriranno, continueremo a chiedere azioni tempestive contro il cambiamento climatico – concludono- e invitiamo ogni persona che abbia a cuore il nostro, e il proprio futuro, ad unirsi a noi il 17 di gennaio per protestare a sostegno dell’Australia, e il 24 aprile durante il Quinto sciopero Globale”.
0 commenti