Cala il sipario sulla terza edizione del Cicero Award», l’evento dell’anno organizzato ad Arce dalla Fondazione Marco Tullio Cicerone che si occupa della promozione culturale e storica territoriale, in sinergica collaborazione con la XV Comunità Montana Valle del Liri. Il Premio che vanta un primato non solo provinciale e regionale, ma anche nazionale è stato patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Frosinone, dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dal Parlamento Europeo, dal Rotary E-Club 2071 e dall’Anci Lazio.
Era gremita la Sala Conferenze della Fondazione Cicerone venerdì scorso, in occasione della cerimonia di premiazione del prestigioso riconoscimento. «Ringrazio i protagonisti del territorio, l’Arma dei carabinieri, il generale Tullio Del Sette per averci onorato della presenza – ha detto durante la serata di premiazione Gianluca Quadrini, presidente dell’Ente montano – Le istituzioni siano sempre vicine al territorio, alle aziende, agli imprenditori che con sacrificio scelgono di restare nella nostra provincia». «Il nostro obiettivo – ha proseguito la direttrice della fondazione, Giuseppina Iannotta – è la valorizzazione delle potenzialità del territorio».
I riconoscimenti sono stati conferiti a Maurizio Stirpe – imprenditore e dirigente sportivo, vicepresidente di Confindustria e presidente del Frosinone Calcio – al generale Tullio Del Sette, al Colonnello dei carabinieri Emanuele Gaeta, al sostituto procuratore Chiara D’Orefice, al procuratore della Repubblica Luciano D’Emmanuele, a Francesco De Angelis – Commissario Unico dei Consorzi Industriali del Lazio. Tra i premiati anche volti noti della tv tra cui i giornalisti Michele Cucuzza, Paola Zanoni e Franco Foresta Martin. Lo scrittore Massimo De Santis. E poi esperti di comunicazione come Paola Biadetti – direttore artistico dello Spoleto Meeting Art – musicisti di spessore come Carmine Santaniello e Marco Misciagna – attori – come Alessandro Calonaci. Il Cicero Award non ha dimenticato gli imprenditori Francesco Borgomeo, Tonino Boccadamo, Michele Mancini, Ornella Massaro, Gianfranco Treglia. E neanche le giovani promesse dello sport come il ciclista Lorenzo Germani. Riconoscimenti anche per il professore di neurologia all’università di Miami David Della Morte, per l’avvocato cassazionista Francesco Petrillo, e per Guglielmo Mollicone, papà della povera Serena.
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