Venezia sommersa dall’acqua e le alluvioni che hanno messo a dura prova tanta parte dell’Italia dimostrano come i cambiamenti climatici siano oggi una triste e quotidiana realtà. L’Agenzia Europea dell’Ambiente ha fatto sapere che i 33 paesi che aderiscono a questa struttura hanno subito perdite legate ai cambiamenti climatici estremi quantificabili in 453 miliardi di euro nel periodo compreso tra il 1980 e il 2017. La media annuale di perdita economica è passata dai 7,4 miliardi di euro tra 1980 e il 1989 a circa 3 miliardi di euro tra il 2010 e il 2017. «Esistono però degli alleati strategici nella lotta ai cambiamenti climatici – fa sapere il Wwf – soprattutto per quanto riguarda le politiche di adattamento che sono complementari e non sostituiscono affatto quelle di mitigazione che mirano all’ineludibile obiettivo prioritario della decarbonizzazione delle nostre economie. Sono gli alberi di cui si festeggia oggi la giornata nazionale».
Vegetazione e alberi in particolare, grazie al processo di fotosintesi hanno un ruolo fondamentale in alcuni cicli biogeochimici fondamentali per la vita sulla Terra, come quelli dell’ossigeno e del carbonio. Grazie alla loro esistenza costituiscono importanti accumulatori del diossido di carbonio (Co2) che si trova nell’atmosfera e il cui incremento dovuto all’azione umana sta creando il cambiamento climatico attuale. Ma quali sono le principali funzioni del verde? Sono state effettuate diverse ricerche e analisi sul ruolo degli alberi per il benessere umano, anche rispetto alle grandi sfide di forestazione, particolarmente di forestazione urbana che possono costituire un elemento di notevole sviluppo per il futuro delle aree urbane nel mondo intero, dove ormai vive oltre della metà della popolazione mondiale e dove si subiscono sempre più situazioni di invivibilità e inquinamento diffuso.
Svolgono poi un ruolo di moderazione nei confronti dei fenomeni di dissesto idrogeologico che affliggono il nostro paese. Negli ultimi anni sono stati resi noti interessanti analisi sul ruolo della forestazione, in particolare in ambito urbano e periurbano per le quali si configurano moltissime iniziative e progetti in merito. Per rendere più resilienti i nostri sistemi urbani, per disporre di ruoli e funzioni che gli alberi ci offrono quotidianamente e gratuitamente, per garantirci un migliore benessere psico-fisico dobbiamo far si che nelle aree urbane si attui un importante opera di forestazione. «Purtroppo ogni anno continuiamo a essere protagonisti di un processo di deforestazione che sembra inarrestabile e che è totalmente suicida – conclude il Wwf – Un importante ricerca apparsa sulla prestigiosa rivista scientifica Nature nel 2015 ha tentato di stabilire una stima il più possibile accurata del numero di alberi presenti sulla Terra: ne è risultato che il numero stimato è di circa 3mila miliardi. L’indagine ha però anche confermato che il responsabile più grande dei gravissimi processi di deforestazione in atto da molto tempo nelle aree forestali del mondo, resta l’uomo. Lo studio ha calcolato che negli ultimi 12mila anni circa il numero di piante è crollato del 46 per cento e che ancora oggi vengono tagliati circa 15 miliardi di alberi all’anno. Si stima infatti che il numero di alberi presenti sulla Terra agli inizi dell’Olocene fosse di circa 6mila miliardi, quindi da allora ad oggi abbiamo perso la metà della vegetazione terrestre».
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