Aumentano gli incidenti sul lavoro in Ciociaria

Nov 19, 2019

In termini percentuali, nel Lazio, soltanto a Latina c’è stato un incremento del 2,9 per cento di casi
di Silvia Morini

Aumentano gli incidenti sul lavoro in Ciociaria. Le denunce presentate all’Inail nell’intero anno 2018 dicono che nella provincia ciociara c’è stato un incremento di 46 unità (più 2,6 per cento) rispetto al 2017, un vero e proprio bollettino di guerra. In termini percentuali, nel Lazio, soltanto a Latina c’è un incremento del 2,9 per cento di casi totali riportati. Rispetto a Roma i cui dati rimangono invariati, sia a Viterbo che a Rieti gli infortuni mortali scendono.

«Siamo passati da 503 a 562 casi, ossia un 11,7 per cento – spiega Anita Tarquini, Segretaria generale del distretto Uil di Frosinone – A Latina constatiamo un incremento del 13,3 per cento, mentre i casi scendono nelle altre province come Rieti, Roma, Viterbo. Occorrono azioni concrete che possano dare una scossa decisiva».  «Ci sono inoltre delle problematiche interne che osteggiano la raccolta dei dati – aggiunge Tarquini – in particolare quelli riguardanti le donne, le quali si trovano in una posizione svantaggiata: molto del lavoro è svolto in nero, non hanno contributi né diritti e in poche denunciano un incidente. Il prezzo in vite che stiamo pagando non è più accettabile, dietro un infortunio c’è sempre la mancanza di prevenzione e la corretta applicazione di procedure e norme».

Ci sono campagne di sensibilizzazione. Ma il lavoro da fare è ancora molto. L’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ne ha avviata una dal titolo: «Non raccontiamoci favole. Sul posto di lavoro non c’è sempre lieto fine». «Arriva in un momento negativo per il fenomeno infortunistico – spiega il presidente territoriale regionale dell’Anmil, Domenico Loffreda – Lo scorso anno sono stati denunciati all’Inail oltre 640mila incidenti, di cui 1218 mortali. Questi ultimi sono aumentati, rispetto lo scorso anno, del 6 per cento, con una media di oltre 3 morti ogni giorno. È dunque urgente la promozione di una forte campagna di sensibilizzazione, che dovrebbe essere rivolta direttamente alle aziende attraverso un piano straordinario che preveda anche il coinvolgimento di volontari in qualità di consulenti, inoltre urge una formazione caratterizzata da un approccio metodologico nuovo, basato su una analisi innovativa del rischio e sul valore della testimonianza di chi ha subito un infortunio. Insieme occorre lavorare per il rafforzamento delle iniziative di formazione ed informazione nelle scuole».

 

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