Una settimana di riflessioni, proposte e accordi. Si sono conclusi gli incontri tra la Uil del Lazio, il Catus di Belgrado e l’Union régionale travailleurs di Tunisi. Europa, lavoro, sistemi sociali, contrattazione e concertazione sono stati i temi affrontati con i colleghi serbi, il cui Paese da anni ha avviato il percorso di adesione alla Ue, pertanto sta progressivamente allineando le sue normative a quelle europee. In questa ottica, l’incontro è stato l’occasione per approfondire temi di interesse comune. Il Catus di Belgrado è recentemente entrato a far parte della Rete dei sindacati delle capitali Europee (Ectun), un organismo promosso dalla Uil e da altri sindacati dei paesi del vecchio continente a partire dagli anni 80 dello scorso secolo. Proprio in base a questa adesione la cooperazione tra il sindacato dei cittadini e Catus vedrà una cooperazione sempre maggiore.
Con l’Union régionale di Tunisi abbiamo avviato da oltre vent’anni proficue relazioni bilaterali e da ormai dieci anni abbiamo siglato un gemellaggio. La Urtt è il principale sindacato tunisino che fin dall’indipendenza del Paese ha giocato un ruolo di primissimo piano politico, sociale nella difesa dei diritti dei lavoratori e del popolo tunisino. Nel 2015 è stato inoltre insignito del Premio Nobel della Pace a seguito della Primavera Araba per aver saputo veicolare pacificamente le proteste delle centinaia di migliaia di giovani. L’incontro è stato l’occasione per discutere delle rispettive situazioni politiche e sociali e siglare un protocollo di collaborazione che a partire dal mese di febbraio vedrà le due strutture cooperare ancora più strettamente sulle tematiche inerenti l’immigrazione, gli estremismi, l’ambiente, il dialogo sociale, i giovani e la condizione della donna.
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