In famiglia si uccide. Nel 2018 163 vittime

Giu 27, 2019

I dati dell'Eures: nel 2018 163 vittime. Nel 67 per cento dei casi la vittima era donna. Roma la provincia con il record di casi. La Lombardia la regione con più crimini. Dal 2000 oltre 3500 omicidi
di Alfonso Vannaroni

in famiglia si uccideIn famiglia si uccide. Lo scorso anno quasi la metà (il 49,5 per cento) degli omicidi volontari commessi in Italia è avvenuto all’interno della sfera familiare o affettiva (163 su 329). E’ la percentuale più alta mai registrata nel Paese. Nel 67 per cento dei casi la vittima è stata una donna. Il rapporto Eures è impietoso: in famiglia si uccide sempre di più, ormai è la scena del crimine sempre più diffusa, talmente diffusa da aver contato dal 2000 ad oggi oltre 3500 vittime, 2.264 donne e 1.275 uomini. «L’ambito familiare – dice Fabio Piacenti, presidente dell’Eures – arriva ormai a costituire il contesto omicidiario quasi esclusivo per le vittime femminili, visto l’83,4 per cento delle 130 donne uccise in Italia nel 2018 ha trovato la morte per mano di un familiare o di un partner o un ex».

La geografia del crimine: aumentano del 14 per cento gli omicidi in famiglia al Sud e del 7,1 al Centro. Diminuiscono al Nord, ma è proprio in quest’area che si registra il più alto numero di vittime (pari 41,7 per cento). Al Sud invece c’è l’indice di rischio più alto (3,14 vittime per milione di residenti).  E’ la Lombardia – con 29 omicidi in famiglia nel 2018 (+11,5% rispetto alle 26 vittime del 2017) – a collocarsi al primo posto per numero di vittime, concentrando nel proprio territorio il 17,8 per cento del fenomeno totale (569 le vittime tra il 2000 e il 2018). Seguono il Lazio (17 vittime contro le 10 del 2017), la Campania (17 vittime come nel 2017), la Sicilia (16 vittime, rispetto alle 12 del 2017) e la Calabria (11 nel 2018 rispetto a 5 nel 2017). «Tra le province è invece Roma a registrare il record degli omicidi in famiglia nel 2018 – si legge nel rapporto – (11, pari a più 57 per cento sul 2017, di cui 6 nella Capitale), seguita da Caserta (9), Monza e Brianza (8), Torino e Catania (7)».

Il 2019 non promette nulla di buono: 64 vittime in famiglia nei primi 5 mesi, più 10,3 per cento rispetto al 2018. Aumentano gli omicidi all’interno della coppia (da 29 a 32), i genitoricidi (da 7 a 9) e i fratricidi (5 vittime contro le 3 nel 2018). «In relazione al genere delle vittime nei primi 5 mesi del 2019 si rileva un significativo aumento di quelle di sesso maschile – conclude Piacenti – mentre risultano in calo le vittime femminili (da 43 a 35)». Eppure anche in questi primi cinque mesi si conferma il trend in flessione degli ultimi anni: gli omicidi volontari scendono, 125 casi censiti conto i 140 dello scorso anno. Ma non tra le mura domestiche, non nelle relazioni familiari o affettive.

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pin It on Pinterest

Privacy Policy Cookie Policy