E’ il giorno del grande sciopero dei lavoratori metalmeccanici. Oggi sono in programma tre grandi manifestazioni a Milano, Firenze e Napoli per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, i salari, i diritti. La decisione dei sindacati Fiom, Uilm e Fim di indire uno sciopero di otto ore è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l’aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro.
«È necessario che governo e sistema delle imprese –dicono Fiom, Uilm e Fim – riconoscano il ruolo dei lavoratori. Il governo deve adottare politiche mirate a contrastare delocalizzazioni e le chiusure di stabilimenti, a partire dal Mezzogiorno, ancora una volta, duramente colpito dalla crisi e a sostenere i buoni motivi per attrarre investimenti industriali. Vanno rafforzati i vincoli della responsabilità sociale delle imprese verso i lavoratori e il territorio. Occorre investire per creare occupazione per i giovani disoccupati, attraverso il consolidamento di alcuni settori in cui il nostro paese ha una leadership e incentivi per l’eco sostenibilità del nostro sistema industriale».
Richieste chiare e attuali, considerando le tristi vicende di Mercatone Uno, Whirlpool, Unilever-Knorr, la cassa integrazione per 1.400 operai di ArcelorMittal di Taranto. Per i sindacati le manifestazioni di oggi devono rilanciare la contrattazione collettiva anche in vista del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Da Nord a Sud del Paese i lavoratori e le lavoratrici stanno raggiungendo Milano, Firenze e Napoli, per chiedere lavoro, salari e diritti.
0 commenti