Occhiali che riescono a percepire un ostacolo e ad avvertire del pericolo chi li indossa. E’ questo l’originale progetto con cui i ragazzi dei Licei Scientifico e Linguistico di Ceccano hanno vinto l’Hackathon Nazionale, presso l’Università degli Studi Roma Tre e organizzato da “Fondazione Mondo Digitale” in concomitanza con la “Rome Cup 2019”. Si chiamano T-glass e permettono, grazie a telecamere, sensori e intelligenza artificiale, di comunicare alla persona non vedente cosa si trova davanti in tempo reale. Idea nata nell’ambito di un progetto sull’abbattimento delle barriere architettoniche e inclusione sociale degli invalidi.
A convincere la giuria è stata soprattutto la presentazione, che ha fatto capire nei minimi dettagli di cosa si trattasse e come funzionasse il progetto. Gli occhiali vanno a integrare un altro progetto simile basato su braccialetti collegati con le mappe di Google. Precedentemente i tre studenti del Liceo di Ceccano hanno progettato, infatti, un doppio braccialetto per aiutare i non vedenti a orientarsi tra le strade cittadine. Da qui la vittoria anche di un altro progetto correlato: il “Creative Jam” del Lazio, organizzato da “Fondazione Mondo digitale” nell’ambito delle attività di “Lazio Innova” per favorire le idee dei giovani, da tradurre in imprese realizzabili effettivamente.
L’Hackathlon Nazionale è una iniziativa volta allo sviluppo di progetti digitali da parte degli studenti delle scuole italiane, per favorire nei giovani, in un’ottica di titolarità culturale, la conoscenza e la presa in carico del patrimonio culturale nazionale. Essa si colloca in un contesto di proposte progettuali di metodologie innovative per la valorizzazione del patrimonio – tangibile, intangibile e digitale – centrate sull’ingaggio delle fasce giovanili della popolazione, chiamate, in una logica di esercizio di cittadinanza e di progettazione partecipata, a prendere in carico il patrimonio culturale come complesso di risorse di cui aver cura a livello individuale e come comunità.
L’Hackathlon Nazionale trova la sua importanza nella comunità e nell’individualità al tempo stesso per: promuovere, mediante l’uso del digitale, la conoscenza e la promozione dei luoghi e dei temi della cultura; implementare soluzioni di sviluppo territoriale; attivare i giovani come driver di coinvolgimento di diverse fasce di popolazione distanti dal patrimonio; costruire terreni di sviluppo innovativi intorno a memoria, testimonianze, opere, prodotti culturali; garantire il diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la piena proprietà del patrimonio culturale.
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