Il venticinque aprile non è una festa a tema libero. Il venticinque aprile è l’occasione per ricordare l’orrore della guerra, della dittatura fascista e dell’occupazione militare nazista. Il venticinque aprile è l’anniversario della liberazione da tutto questo. E’ una festa nazionale. Chi prova a sviare e nascondere questo significato, calpesta la memoria di chi ha perso la vita per la libertà. E oltraggia le istituzioni.In una società sempre più esposta alle intimidazioni, alla violenza e alle rivendicazioni delle formazioni di estrema destra, la festa della Liberazione deve essere occasione per una celebrazione inclusiva e pacifica, aperta a chi condivide i valori sui cui si fonda la nostra Costituzione, frutto prezioso della Resistenza.
«Il 25 aprile – dicono Cigl, Cisl e Uil del Lazio – veda uniti esclusivamente i medaglieri e i vessilli delle associazioni partigiane, combattentistiche, dei perseguitati dal fascismo, degli internati militari, dei deportati nei campi di sterminio nazisti, accompagnati da tutte le cittadine e cittadini italiani che ne vogliono celebrare il profondo significato storico, di ricordo e monito. Ricordo di tutte quelle donne e tutti quegli uomini che hanno sacrificato la vita per consegnare ai propri figli un paese libero e democratico. Monito per non incorrere negli stessi errori di ieri e per guardarsi dalle insidie dei nuovi razzismi e dai serpeggianti e vergognosi revival di violenza xenofoba che ha invaso purtroppo la vita quotidiana della Capitale». «Per una nuova grande risposta corale, in memoria e attualizzazione dei valori della Resistenza e della Guerra di Liberazione – ricorda L’Anpi, per la pace e la libertà, il lavoro e l’uguaglianza, la solidarietà e l’accoglienza, in una parola per l’applicazione della Costituzione Repubblicana, la città di Roma, che quest’anno si prepara ad accogliere la Medaglia d’Oro al Valore Militare, si dà appuntamento il 25 aprile 2019 alle ore 9,30 al monumento della Resistenza di Largo Bompiani per raggiungere in corteo Porta San Paolo, luogo simbolo dell’inizio della Guerra di Liberazione».
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