La Sapienza sostenibile. Lo storico ateneo romano è pronto a varare una serie di iniziative nel segno della sostenibilità, in sintonia con l’accordo siglato dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane (Crui), con l’Associazione Marevivo e il Consorzio nazionale interuniversitario scienze (Conisma) per aderire alla campagna #StopSingleUsePlastic.
«Il programma plastic free – spiega il rettore Eugenio Gaudio – si inserisce in una serie di iniziative per la sostenibilità che vanno oltre questa sfida. Siamo infatti impegnati a coordinare azioni in un quadro unitario anche sul fronte energetico, con un piano imponente di conversione alle energie rinnovabili, sul tema dei rifiuti e infine sul piano didattico, con il progetto di lezioni dedicate in tutti i corsi di laurea». Il programma approvato dal Senato accademico prevede la distribuzione di borracce in metallo agli studenti, l’aumento di erogatori di acqua senza bicchieri di plastica. E’ previsto un premio alle società di ristorazione attive all’interno dell’ateneo che abbandonano l’uso della plastica. Durante le conferenze spariranno dai tavoli dei relatori bottiglie e bicchieri monouso, mentre il Sapienza Store di fornirà gadget ecocompatibili. Anche gli ordini della cancelleria degli uffici saranno adeguati ai criteri plastic free.
La Sapienza punta così ad anticipare la Strategia europea per la plastica che, una volta approvata, vieterà a partire dal 2021 la vendita di moltissimi articoli in plastica monouso. «Già dal prossimo anno accademico è previsto un corso integrato sulle scienze della sostenibilità in tutte le facoltà – precisa Livio de Santoli, prorettore alle Politiche energetiche – inoltre da gennaio sei gruppi di lavoro si stanno confrontando per proporre azioni su questi temi come rifiuti, cibo, energia e mobilità sostenibile».
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