Sì alla pace. Stop ai radicalismi e ai conflitti

Apr 10, 2019

Un momento di riflessione organizzato dalla Federazione Europea per la Pace e la Risoluzione dei Conflitti
di Annamaria Puri Purini

Sì alla pace. Stop ai radicalismi e ai conflitti Un dibattito su islam, politica e religione. Una diversità di testimonianze che sono state moderate dalla giornalista Anna La Rosa. Era piena la sala «Caduti di Nassirya» del Senato della Repubblica. Alta l’attenzione.Organizzato dalla Federazione Europea per la Pace e la Risoluzione dei Conflitti e fortemente voluto dal senatore Fulvio Martuscello, che è intervenuto assieme ai senatori Perosino, Aimi, Siclari, all’onorevole Russo e ha registrato la presenza di una giovane aspirante eurodeputata di origine tunisina, che fa parte della Federazione. Nonostante la diversità dei contributi ha colpito la chiara visione di tutti sulla centralità della questione Islam politico, soprattutto se si considera la presenza nel vecchio continente europeo di numerose comunità islamiche e la ferma condanna degli atteggiamenti ambigui nel trattare l’argomento da parte di Paesi come la Turchia e il Qatar – piccolo paese della penisola araba – colpevoli di proteggere e stimolare gruppi estremisti come i Fratelli Musulmani le cui azioni hanno provocato tante tragedie.

ISì alla pace. Stop ai radicalismi e ai conflittil valore del dibattito «Islam politico tra riforma e radicalismo» va comunque individuato nei continui riferimenti alla pacifica convivenza, nell’apprezzamento dei contributi della cultura araba, nella capacità di dialogo dei giovani e dei giovanissimi. Indubbiamente un momento di seria riflessione e spunti di futuri validi sviluppi. Tra i presenti anche Mons. Khaled Akashesh, membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che ha ricordato a tutti i presenti la nostra comune appartenenza a una religione monoteista e la vicinanza geografica, aspetti che ci impegnano a costruire una convivenza pacifica tra i popoli.

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