Incendio colposo. Nel fascicolo di indagine aperto dalla Procura di Roma dopo l’incendio della tarda serata di ieri alll’impianto Tmb di Rocca Cencia campeggia questa ipotesi di reato. Durante la notte il pubblico ministero Carlo Villani – già titolare dell’indagine sul rogo nell’impianto Ama di via Salaria – si è recato sul posto per effettuare un primo sopralluogo. Il rogo ha distrutto un macchinario per il sollevamento dei rifiuti e ha carbonizzato circa 500 tonnellate di rifiuti, interessando un capannone di circa 2mila metri quadrati. I vigili del fuoco sono intervenuti anche con mezzi speciali per la rilevazione delle sostanze tossiche e hanno lavorato fino a dopo le 23 per spegnere le fiamme.
«Gli unici due impianti tmb di Roma incendiati in pochi mesi: una situazione preoccupante – scrive su Twitter il ministro dell’ambiente Sergio Costa – Sono sicuro che la Regione e il Sindaco di Roma risolveranno anche questa criticità, ma è chiaro che si fa di tutto per non far funzionare il sistema dei rifiuti». «Che si tratti di un rogo doloso o colposo – aggiungono i Verdi – a questo punto poco importa. Dopo quasi tre anni di giunta Raggi, il ciclo dei rifiuti a Roma è talmente fragile che basta anche un solo guasto a un camion della spazzatura per mandarlo in tilt».
Era l’alba dell’11 dicembre infatti quando le fiamme divamparono nello stabilimento di trattamento rifiuti di via Salaria. Una colonna di fumo nero e denso e l’odore acre si avvertì nell’area nord est della Capitale. Sul rogo la procura di Roma aprì un fascicolo per disastro colposo.
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