Al Caf Uil di via Cavour alta affluenza ma perfettamente in ordine. Si presentava così stamattina la sala d’attesa del centro servizi. Molte le persone in coda per presentare la domanda di richiesta del reddito di cittadinanza che prende il via oggi. Alle ore 12 sono state 200 le domande in tutti i caf Uil della Capitale. Sono prevalentemente stranieri che vivono a Roma da diversi anni, non lavorano o si arrangiano con piccoli part time, quasi tutti in nero. Un anziano bulgaro ex camionista che ha perso il lavoro in seguito a un incidente, dei giovani di colore che vivono presso la Croce Rossa di via Ramazzini, una signora rumena che fino a qualche anno fa lavorava come badante e persino un medico odontoiatra laureato a Bucarest che qui in Italia non è ha trovato collocazione. Storie diverse e diverse provenienze, tutti con la speranza di riuscire a ottenere un aiuto economico che possa permettere loro di vivere dignitosamente.
Qualcuno percepisce già il Reddito di inclusione sociale (Rei), qualcun altro parte sfiduciato e racconta di voler chiedere soprattutto informazioni agli operatori per capire se è più conveniente inoltrare la richiesta di reddito di cittadinanza o mantenere la pensione sociale e il Rei. “Attualmente percepisco tra le due entrate 570 euro al mese – dice – ovviamente il reddito di cittadinanza mi converrebbe, ma non vorrei rinunciare agli assegni attuali e poi perdere tutto perché magari il reddito di cittadinanza non verrà mai elargito, come temo purtroppo. L’Italia è troppo indebitata per riuscire realmente a coprire i costi di questa nuova iniziativa”. A parlare è un sessantenne italiano che in passato lavorava in un’azienda di famiglia e a causa di un’invalidità è stato costretto a cessare l’attività.
Nel frattempo, gli operatori fiscali che stamattina hanno aperto gli sportelli al pubblico in anticipo, raccontano di domande avviate finora senza alcun problema, nonostante soltanto ieri siano riusciti ad avere il programma. I moduli vengono consegnati agli utenti già in sala d’attesa cosi che possano accedere allo sportello con l’intera documentazione già pronta. “Abbiamo messo in atto un’organizzazione teutonica – ironizzano – che sta funzionando perfettamente”. Nessuna lamentela infatti da parte dell’utenza nelle prime quattro ore della mattinata, durante le quali i racconti più frequenti sono stati relativi alla perdita del lavoro e alla voglia di ricominciare. La maggior parte degli utenti è single, ma non mancano le famiglie monoreddito con 1 o 2 figli a carico.
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