Rilanciare l’area industriale della Tiburtina, valorizzandola, migliorando le vie di collegamento, spronando le istituzioni affinché in questo quadrante di Roma vengano realizzate quelle opere infrastrutturali che la renderebbero più attrattiva per le nascenti aziende e per far si che quelle oggi presenti non abbiano la tentazione di trovare altri luoghi ove spostare la loro attività. Un’opportunità per ripensare il territorio, per ampliarne la competitività e offrire così nuove opportunità di lavoro. Si presenta così il Protocollo d’intesa «Comitato per la valorizzazione dell’area industriale della Tiburtina», siglato ieri dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Unindustria.
Stiamo parlando di un’area che attualmente occupa 20mila lavoratori e lavoratrici e che recentemente ha visto Aruba (la società leader nella fornitura di servizi internet e data center) decidere di investire circa 300milioni di euro con una ricaduta occupazionale entro il prossimo anno di 200 posti di lavoro. Siamo nel quadrante est della Capitale, sulla direttrice della consolare Tiburtina, a cavallo del Grande raccordo anulare. Al centro del distretto c’è il Tecnopolo tiburtino, la società incubatrice di aziende che fa capo a Camera di Commercio, Comune di Roma e Regione Lazio. Intorno c’è una galassia di industrie leader nei propri settori che hanno risentito della grande crisi economica.
Rilanciare l’area industriale della Tiburtina, perchè la zona resta ancora uno tra i maggiori poli industriali nazionali che attrae investimenti e dove sono presenti aziende ad alta tecnologia e all’avanguardia in settori strategici quali l’aerospazio, l’elettronica, l’informatica e l’energia. Ma è chiaro che bisogna intervenire la rotta, e rendere l’area maggiormente competitiva. Il rilancio, che avrebbe importanti ricadute occupazionali, passa per la soluzione di problemi come la viabilità, il dissesto idrogeologico, l’incompiuta pianificazione urbanistica, la difficile accessibilità al territorio, il ripristino del decoro urbano e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
In questo contesto il Comitato per la valorizzazione dell’area industriale, opererà per promuovere la realizzazione del raddoppio della via Tiburtina, che attende ormai da oltre dieci anni di essere completato, e di altre opere infrastrutturali utili all’area industriale, metterà a sistema le informazioni e i dati concernenti le progettualità, fornirà al mondo delle imprese e del lavoro un quadro aggiornato sulla realizzazione delle opere. Non solo. Monitorerà lo stato di avanzamento delle opere, individuerà gli ulteriori interventi per promuovere una sempre maggiore accessibilità all’area industriale, prenderà in considerazione – per lo sviluppo del progetto – le esigenze dei lavoratori, dei cittadini e delle aziende che utilizzeranno le direttrici interessate ai lavori. Uno strumento di raccordo, di stimolo e di verifica, nei confronti di Comune di Roma, Regione Lazio e Governo nazionale perché – ciascuno nelle proprie competenze – si adoperi e lavori per fornire all’area industriale della Tiburtina gli strumenti necessari per dar modo alle aziende presenti di far crescere le loro attività, per stare al passo dei tempi, per permettere alla Tiburtina Valley di lasciarsi definitivamente alle spalle la crisi degli anni passati e offrire nuove opportunità di lavoro a uomini e donne.
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