Un adolescente su tre ha già avuto rapporti sessuali completi (35 per cento maschi, 28 per cento femmine), mentre tra i metodi contraccettivi più conosciuti dai giovanissimi ci sono il preservativo (99%) e la pillola (96%). E’ quanto emerge dallo studio nazionale sulla fertilità presentato oggi al ministero della Salute.
Lo studio – ideato per raccogliere informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva – ha coinvolto oltre 16mila studenti prevalentemente di 16 e 17 anni di 482 scuole secondarie di secondo grado sparse in Italia. Dalle risposte emerge una percezione errata degli adolescenti relativamente all’adeguatezza delle informazioni in loro possesso sulle tematiche della salute sessuale e riproduttiva che nella maggior parte dei casi (89 per cento i maschi e 84 per cento le femmine) cercano su internet. «Spazi di miglioramento – rileva l’indagine – ci sono nella conoscenza dei fattori di rischio e protettivi per la riproduzione, e rimangono poco conosciuti i consultori. Rimane invece stabile la percentuale di chi non usa alcun metodo (10 per cento), mentre aumenta l’utilizzo del preservativo (77 per cento) ma anche quello del coito interrotto (26 per cento) e del calcolo dei giorni fertili (11 per cento)».
La famiglia è un luogo in cui difficilmente si affrontano argomenti come lo sviluppo sessuale, la fisiologia della riproduzione, le infezioni o le malattie sessualmente trasmissibili. Solo il 10 per cento parla approfonditamente tra le mura domestiche di questi argomenti. Il 94 per cento dei ragazzi ritiene che debba essere la scuola a garantire l’informazione sui temi della sessualità e riproduzione. Ma solo il 22 per cento degli adolescenti vorrebbe ricevere queste informazioni dai propri docenti, mentre il 62 per cento vorrebbe personale esperto esterno alla scuola. Solo il 7 per cento degli adolescenti, infine, pensa di non avere figli nel suo futuro, mentre quasi l’80 per cento di loro indica come età giusta per diventare genitore prima dei 30 anni.
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