Il cinema, una passione. Ne sanno qualcosa gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Bragaglia di Frosinone, dove ieri ha preso il via il progetto dell’Associazione culturale Atelier Lumiere «Cinema, che passione». Il programma prevede un percorso teorico di formazione culturale sull’evoluzione del linguaggio cinematografico in dodici incontri con visioni di film dagli esordi della Lanterna Magica sino ai giorni nostri e l’approfondimento sulle professioni cinematografiche, dal regista, al produttore, allo sceneggiatore, allo scenografo, al costumista, al Date Manager.
Al termine della parte teorica verrà realizzato un cortometraggio su un tema sociale che sarà scelto con i corsisti. Direttore artistico, sceneggiatore e regista è il presidente dell’Associazione, Fernando Popoli. «A Cinema, che passione» collaborano Ignazio Senatore – docente Università Federico II di Napoli, psichiatra e psicoterapeuta – saggista cinematografico, Giovanni Curtis – docente di cinema all’Accademia di Belle Arti – Maurizio Lozzi – sociologo e giornalista.
«E’ il terzo progetto di questo tipo approvato e finanziato – ha dichiarato Fernando Popoli – siamo molto soddisfatti del risultato, segno evidente che il nostro lavoro viene apprezzato». Il progetto – finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della gioventù e del servizio civile, e dall’assessorato alla politiche giovanili della Regione Lazio – si prefigge di replicare il successo delle precedenti edizioni. Ci riuscirà? Ne siamo certi, perché – parafrasando Ingmar Bergman – nessuna forma d’arte come il cinema può colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima.
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