Fine anno con prezzi alle stelle a Roma

Gen 7, 2019

Dall’alimentari alle bollette, ai servizi ospedalieri, ai trasporti, al gas. Un dicembre nero.
di Maria Teresa Cinanni

Impennata dei prezzi nella Capitale nella chiusura d’anno 2018. Durante il mese di dicembre, infatti, si è registrato un aumento dei costi in quasi tutti i settori del quotidiano, dall’alimentari alle bollette, ai servizi ospedalieri, ai trasporti, al gas che segna un più 12% rispetto all’anno precedente. Questo secondo i alcuni dati elaborati dalla Uil del Lazio relativamente ai prezzi al consumo registrati lo scorso mese di dicembre nella Capitale.

Forte incremento per tutti i costi delle utenze domestiche che complessivamente registrano un aumento di quasi il 5% rispetto al 2017. Nello specifico, cresce del 5,6% la fornitura d’acqua, del 5,6% quello delle acque di scarico, dell’8,6% il costo dell’energia elettrica, del 4,8% il gasolio per riscaldamento, del 3% quello dei combustibili solidi. Ma anche il paniere della spesa non è da meno. Basti pensare soprattutto al costo dei vegetali che sale del 3,2%, delle bevande alcoliche (+2,6%) e del latte e formaggi che registrano un più 1% rispetto all’anno precedente. Settore questo alimentare in cui l’incremento nella Capitale è di gran lunga superiore a quello nazionale, così come avviene per le spese mediche e paramediche che aumentano rispettivamente del 2,6% e dell’1,9%. Curarsi a Roma quindi costa più che in qualsiasi altra città della Penisola.

Una tendenza che penalizza ulteriormente i cittadini della Capitale già in balia di un degrado senza precedenti. Se a questo si aggiunge infatti l’aumento dei costi di elettricità e riscaldamenti, purtroppo comuni alla maggior parte dei Comuni italiani, la situazione si aggrava ancor di più. Non è, inoltre, da sottovalutare anche l’incremento dei costi del trasporto che va a discapito soprattutto dei pendolari che ogni giorno raggiungono Roma tra mille difficoltà. Ammonta al 2,2% infatti l’aumento dei costi del trasporto su rotaia e dell’1% su strada, causato anche dall’aumento delle assicurazioni private (+1,8%). Impennata anche per i pacchetti vacanza che salgono del 4,2% rispetto al 2017 e del 16,2% rispetto a novembre 2018. Ci si può consolare però con un trattamento dal parrucchiere o in un salone di bellezza i cui costi, anche se di poco, sono gli unici a diminuire (-0,5%).

 

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