Al via la stagione dei saldi. Il nuovo anno parte all’insegna del risparmio. Tra domani e sabato prenderanno il via in tutta Italia i saldi invernali, il primo grande appuntamento commerciale dell’anno che vedranno la metà circa degli italiani a caccia dell’affare. Le prime regioni a partire saranno la Basilicata e la Sicilia oggi, seguirà domani la Valle D’Aosta. In tutte le altre regioni, le vendite di fine stagione scatteranno venerdì 5 gennaio.
A partecipare alle vendite di fine stagione saranno circa 280mila attività commerciali, inclusa praticamente la totalità dei negozi di moda e di tessili. Interesse elevato anche tra i clienti: circa un italiano su due (il 47 per cento) ha già deciso che farà almeno un acquisto, valutando di investire mediamente 122 euro a persona, par a circa 280 euro a famiglia. La stima emerge dall’indagine sui saldi invernali condotta da Confesercenti in collaborazione con Swg su un campione di 600 commercianti e mille e cinquecento consumatori. «Quest’anno gli sconti di partenza saranno più alti della media e l’assortimento molto ampio, visto il meteo incerto che ha caratterizzato la stagione invernale – dice Roberto Manzoni, presidente di Fismo (Federazione italiana settore moda) Confesercenti – Per i consumatori sarà meglio del black friday, con un periodo di sconti più lungo e tutti i vantaggi del negozio tradizionale. Un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese».
Sensazioni confermate dal sondaggio, secondo il quale il 45 per cento degli intervistati ha infatti ammesso di aver aspettato i saldi di gennaio per terminare gli acquisti. Complessivamente il 48 per cento degli italiani ha già deciso di partecipare ai saldi. A questi si aggiunge un ulteriore 27 per cento che valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se acquistare o meno. Un italiano su quattro, il 25 per cento, ha invece già deciso di non comprare. Tra chi acquista, il 16 per cento spenderà di più, mentre il 70 per cento cercherà di tenersi sulle stesse cifre dello scorso anno. In cima alla lista dei desideri dei cittadini consumatori c’è un nuovo paio di scarpe, i prodotti di maglieria, i pantaloni, i giacconi e i giubbotti.
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