Ammonta a 144 mila euro il recupero dell’evasione fiscale nell’area metropolitana di Roma nel 2017. Una cifra irrisoria e di gran lunga inferiore a quella recuperata dalla maggior parte dei Comuni italiani, Milano in testa con 1,3 milioni di euro. Cifra esigua anche rispetto a Comuni molto più piccoli, come Bergamo (505 mila euro), Reggio Emilia (447 mila euro) e persino Reggio Calabria (251 mila euro). Un recupero che risulta deludente in ogni caso, soprattutto se rapportato all’alto tasso di evasione fiscale e irregolarità che nel nostro Paese supera i 109 miliardi di euro.
Il premio per la compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fu introdotto da un decreto legge del 2010 che stabiliva che ai Comuni venisse riconosciuta la quota del 100% di quanto recuperato dai tributi nazionali (Irpef, iva) per la loro compartecipazione alla lotta all’evasione fiscale e contributiva nazionale. E tale quota rimarrà almeno per tutto il 2019. Nell’arco dei primi quattro anni dell’entrata in vigore del decreto si è registrata una crescita degli importi recuperati dai Comuni, raggiungendo l’apice nel 2014 con oltre 21 milioni a livello nazionale. Dal 2015 però si assiste ad un andamento decrescente che ha prodotto nel 2017 un recupero di poco superiore ai 13 milioni.
“Importi indicativi di una lotta all’evasione ancora molto debole – fa sapere la Uil del Lazio – .con conseguenze preoccupanti sul sistema Paese e, visti i numeri, a Roma in particolare. Il mancato o precario contrasto dà adito quanto meno a un mantenimento dell’evasione da parte dei cittadini recidivi e, al tempo stesso, impedisce quel recupero fiscale da parte delle casse comunali che permetterebbe di migliorare i servizi per i cittadini e di abbassare le tasse locali che, come ripetiamo da anni, nella Capitale sono le più alte d’Italia, nonostante la pessima qualità dei servizi pubblici. Certo, le scelte di questo governo non fanno ben sperare e il condono non faciliterà sicuramente la lotta all’evasione”.
La situazione non migliora se si considera l’intera regione. Nel Lazio infatti l’importo recuperato nel 2017 non raggiunge i 157 mila euro, anche perché dei 378 Comuni della regione solo undici hanno attivato la procedura per la compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale. Di questi, dieci si trovano in provincia di Roma, cui si aggiunge il comune di Frosinone che ha recuperato 5.558 mila euro. Un dato purtroppo in linea con l’andamento nazionale. Basti pensare che dei 7.656 Comuni italiani solo 433, ovvero il 5,3% del totale, hanno partecipato con la loro attività al contrasto all’evasione e quindi al recupero di importi che si sarebbero potuti tradurre, invece, in risorse importanti per il territorio di competenza.
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