Aumenta il lavoro irregolare e peggiorano le condizioni di sicurezza nei cantieri della Capitale. Questo quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Feneal Uil di Roma tra i lavoratori edili che puntano il dito soprattutto contro trasporti e sicurezza, bocciando l’operato del Campidoglio. Pollice in giù infatti per circa l’80% delle risposte.
Il sondaggio evidenzia il disagio di un settore che non riesce ad uscire dalla situazione di crisi che ha avuto un pesante costo in termini di chiusure di imprese e di calo occupazionale. Fra le priorità da affrontare spicca il problema dei trasporti pubblici che totalizza il maggior numero di segnalazioni (310) seguito da quello della sicurezza (305). Ma è anche alto il numero di coloro che scelgono di segnalare la questione dello sviluppo (285) strettamente legato alla esigenza di combattere la disoccupazione, ricreare lavoro e far ripartire il settore. Mentre 265 risposte mettono l’accento sul disagio esistente nelle periferie.
Emerge poi in modo allarmante la questione del lavoro irregolare che finora non ha avuto l’attenzione che merita e che si intreccia con quella della sicurezza. La recessione ha lasciato in eredità al settore delle costruzioni un forte regresso nella trasparenza contrattuale: dall’inizio della crisi quasi il 40% degli edili del campione in attività ha lavorato in condizioni irregolari (la regolarità del proprio lavoro ha registrato 580 sì, il lavoro irregolare ben 390). Contemporaneamente la percezione dei lavoratori edili sulle condizioni di sicurezza nelle quali opera è peggiorata al punto da prevalere (circa il 60% contro il 40) su quella di coloro che hanno notato miglioramenti.
Quasi un plebiscito invece sul consenso al contratto unico nei cantieri dopo la tendenza alla proliferazione di contratti diversi nei luoghi di lavoro del settore delle costruzioni che ha determinato confusione ed incertezza. Senza appello inoltre l’insufficienza rimediata dall’operato del Comune di Roma nel sondaggio: i voti fino al 5 (su un ventaglio da 0 a 10) sommergono quelli più favorevoli alla giunta capitolina: 835 contro 155 (i non so, non risponde sono stati 10). La metà dei giudizi negativi si colloca fra lo 0 e il 3 (435 risposte). Pesa su questo giudizio anche la situazione delle opere pubbliche e dei lavori iniziati ma non ultimati che invece potrebbero essere dei potenti volani di rilancio del settore e dell’economia romana.
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