Oltre 330 mila le persone in condizione di disabilità nel Lazio, 40 mila in più rispetto al 2014 e oltre 100mila unità in più negli ultimi venti anni: da un fronte l’incremento delle patologie legate alla cosiddetta terza età (invecchiamento in forte aumento nell’ultimo quinquennio) con tipologie relative all’autosufficienza e che richiedono assistenza e servizi integrati, dall’altro quello giovanile con il riconoscimento ufficiale dei disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione e del comportamento, quale l’iperattività.
Dai dati della Uil del Lazio e dell’Eures si scopre che Roma è la provincia della nostra regione con il più alto numero di persone disabili, seguita da Latina. Le difficoltà variano dal lato psichico che fisico. Sottolinea il sindacato “che le barriere vanno dalle pedane di cui tutti gli autobus dovrebbero essere provvisti, all’assistenza psicologica di cui si fanno carico le famiglie, come pure il ricorso a badanti e personale di sostegno, con conseguenti difficoltà economiche in cui il welfare è carente, come confermato dalle associazioni impegnate nel campo della disabilità”. L’importo medio dell’assegno per gli invalidi civili, considerando sia la pensione di invalidità sia l’indennità di accompagno, è infatti inferiore a 450 euro mensili, con variazioni molto contenute nei diversi territori. Si passa infatti dai 437 euro di Roma (valore più alto) dove si contano circa 242 mila disabili, ai 421 di Frosinone che rappresenta invece il valore inferiore. In totale, durante l’anno in corso, sono state erogate 413,6 mila pensioni, di cui 296 mila (71,6%) solo nella Capitale.
Le prestazioni erogate agli invalidi civili sono più numerose tra le donne che nel 2018 risultano beneficiarie di 196,6 mila assegni pensionistici nel Lazio (1,8 milioni in Italia), pari a circa il 60% del totale delle contribuzioni per invalidità civile. Tale discrepanza è determinata soprattutto dalla maggiore presenza femminile tra le fasce più anziane della popolazione. “Sono proprio le donne – aggiunge Laura Latini, segrtetario regionale Uil Lazio – a farsi carico dell’assistenza alle persone disabili, a far ricorso maggiore al part time, ed a vedersi vittime del gender gap per cui a parità di lavoro, sono meno retribuite”.
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