Una raccolta fondi per le aziende del centro Italia colpite dal terremoto. Si chiama «Alleva la speranza» la campagna di crowdfunding promossa da Legambiente ed Enel – che si svilupperà attraverso la piattaforma PlanBee.bz per i prossimi due anni – per aiutare le aziende a coltivare nuovi progetti di crescita dopo il terribile sisma del 2016.
Alle donazioni dei privati si aggiungeranno quelle di Enel, perché i progetti di rinascita possano diventare realtà. L’iniziativa – presentata questa mattina dal presidente di Legambiente Stefano Ciafani e dal responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali di Enel Massimo Bruno – si è arricchita delle testimonianze di quattro allevatrici – Alessia Brandimarte, Amelia Nibi, Teresa Piccioni e Silvia Bonomi, le prime a beneficiare del crowdfunding. Le loro aziende si trovano a Norcia, Amatrice, Pietralta di Valle Castellana e Ussita e sono state tutte fortemente danneggiate dalle tremende sequenze sismiche. Ma loro, tra mille difficoltà resistono e avvertono: qui la ricostruzione è ancora al palo.
«L’Italia potrà tornare a raccontare al mondo la bellezza dei luoghi, storici e naturali, colpiti dal sisma, raccogliendone i benefici soltanto se avrà davvero a cuore il presente e il futuro di chi continua a viverci, curando e custodendo le tante risorse del nostro Appennino – ha detto il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – Oggi in questi territori le imprese di allevamento e di trasformazione di prodotti di straordinaria qualità sono veri e propri presidi civili, che hanno bisogno del sostegno di tutto il Paese per continuare a vivere, insieme alle comunità di cui fanno parte. E’ per questo che lanciamo Alleva la speranza».
«Siamo convinti che questa raccolta fondi aiuti il rilancio dei territori devastati dagli eventi sismici – ha aggiunto Massimo Bruno, responsabile sostenibilità e affari istituzionali – per noi ‘Alleva la speranza’ significa avere a cuore le problematiche e i bisogni che a distanza di due anni persistono per i cittadini delle regioni. Vogliamo offrire un impegno concreto per risollevare l’economia del territorio e aiutare quindi le famiglie e soprattutto i giovani a ricostruire il loro futuro nella propria terra».
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