Una villa da radere al suolo. Inizierà Il 26 novembre la distruzione di una residenza del clan Casamonica nel quartiere romano della Romanina. «Perché abusiva e va abbattuta – spiega il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenuto nella trasmissione Omnibus di La 7 – e vicino c’è un altro manufatto che la Regione consegnerà al quartiere». Al posto della villa confiscata – che sarà ridotta in macerie – sorgerà un parco pubblico. «E’ una decisione molto più che simbolica – ha aggiunto Zingaretti – perché questo manufatto che noi distruggeremo si trova di fronte alle ville dove vivono alcuni esponenti del clan Casamonica, nel cuore del quartiere».
L’edificio in questione era stato acquisito dalla Regione al proprio patrimonio immobiliare lo scorso giugno. Ad agosto il giardino della villa già era stato trasformato in verde pubblico per i cittadini, ma il carattere abusivo del manufatto ne aveva pregiudicato fin dall’inizio il suo riutilizzo sociale. Quindi l’unica strada per colpire il clan, affermando in questo lembo di periferia la presenza delle istituzioni come sinonimo di legalità, era la demolizione. Demolizione che avverrà il 26 novembre e che permetterà di ampliare il parco pubblico. Quel cemento abusivo fra pochi giorni andrà giù, in frantumi. E anche le certezze del clan – che per anni ha lucrato contro ogni regola mostrando i muscoli e il suo robusto potere di intimidazione – adesso saranno un po’ più deboli. Perchè, si sa, le mafie vivono anche di simboli. «Le mafie toglievano alle persone – ha commentato sulla sua pagina Facebook il presidente Zingaretti – ora restituiamo in forma di servizio alla comunità. Non è solo un fatto simbolico, ma un atto concreto di legalità».
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