La qualità della vita a Roma è poco più che mediocre. Nulla di nuovo, direte. Tutti facciamo i conti con la città e le sue criticità per raggiungere una precisa destinazione, che sia il posto di lavoro, la scuola dove lasciare i figli. Tutti ci rendiamo conto delle quotidiane inefficienze, che sia la raccolta dei rifiuti o la qualità del servizio pubblico. Aspetti del vivere quotidiano che fanno della Capitale una citta ai limiti della vivibilità. L’indagine dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale è fin troppo chiara. Presentata oggi nella sala della Piccola Protomoteca del Campidoglio, il documento indica il voto medio che i romani attribuiscono alla città vale a dire 5,3, un dato in lieve crescita dopo il minimo di 5,1 toccato nella primavera del 2016. La percezione e la valutazione dei cittadini presentano oscillazioni minime, sia tra un Municipio e l’altro sia dal centro alla periferia. «Per cui la lettura territoriale – spiega l’Agenzia – non fornisce un quadro molto differenziato ma delinea un trasversale e generale malcontento».
Tutte le valutazioni sono al di sotto della sufficienza, con una lieve flessione tra i residenti della periferia esterna al Grande raccordo anulare (5,26). Il voto più alto, anche se si tratta solo di un 5,5, va al Municipio X (Ostia e Acilia), seguito dal 5,46 del municipio XIII (Aurelio, Casalotti, Boccea). Il voto più basso – 5,03 – va al Municipio VI (Torre spaccata, Torre Maura, Torre Angela, Torrenova), quadrante est, quello in cui ex borgate e quartieri nuovi confinano con il grande raccordo anulare. «Emerge un ritratto – spiega l’Agenzia – di una città ferma, sul cui sfondo, dal centro alla periferia, dentro e fuori il raccordo anulare, i romani esprimono giudizi critici soprattutto sul sistema dei trasporti e sulla raccolta dei rifiuti. Si ritengono più soddisfatti, invece, dei servizi culturali, delle farmacie comunali e del servizio idrico».
La lettura socio-anagrafica dei dati dell’indagine mette in evidenza, invece, il diverso livello di soddisfazione di alcune categorie di cittadini. I più soddisfatti sono gli studenti che hanno attribuito alla qualità della vita a Roma la sufficienza piena 6,5, seguiti dalla categoria giovani (5,97). I più insoddisfatti, invece, sono i laureati e i pensionati (5,1). Tra gli uomini e le donne, poi, il genere che da una valutazione più negativa è quello femminile con 5,1. Mezzo punto in meno rispetto agli uomini (5,6).
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