E’ faticoso il ritorno alla vita quotidiana. Se è comune una sorta di pigrizia nei confronti delle cose di tutti i giorni, per qualcuno il rientro dalle vacanze può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Si tratta della sindrome post-vacanze, un malessere emotivo e fisico che travolge molti italiani.
«Mal di testa, fiacchezza, sonno, stordimento, irritabilità sono alcune delle sensazioni che potremmo avvertire durante il primo periodo di ripresa delle attività – spiega Paola Vinciguerra, direttore scientifico di Bioequilibrium e presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) – Il Post Vacation Blues è una sindrome di cui soffre almeno un italiano su dieci tornando dalle ferie». «Quando il rientro dalle vacanze ci mette in crisi, dovremmo chiederci quanto la vita di tutti i giorni, lavoro, relazioni, routine, siano soddisfacenti – precisa l’esperta-. Lo stacco dalla quotidianità, dai doveri e dalle responsabilità è doveroso, ma quando al ritorno dalle vacanze ci sentiamo più stressati di quando siamo partiti è decisamente un campanello di allarme».
Rituffarsi immediatamente nei ritmi frenetici non è una buona idea. «Molto meglio sarebbe tornare in città un paio di giorni prima di ricominciare a lavorare, ci potrebbe aiutare a sentirci meno stressati e più energici – prosegue Vinciguerra –Tornare immediatamente sui libri o al lavoro e avere poco spazio da dedicare a noi stessi, può tradursi in un malessere fisico generalizzato reale che renderà ancora più difficile il ritorno alla vita frenetica di tutti i giorni».
Ecco, allora, qualche consiglio per fronteggiare al meglio la sindrome post-vacanze: La ripresa deve essere graduale, quindi evitate di rientrare all’ultimo minuto. Fare attività fisica: ciò non ha benefici solo sul corpo, ma serve a diminuire lo stress e a mantenere il buon umore. Approfittare delle belle giornate per ritrovarsi con gli amici prolungando così lo spirito vacanziero. Dormire almeno 7-8 ore a notte. Seguire un regime nutrizionale senza eccessi ma anche senza sottoporsi subito a diete rigide. Rispettare i propri ritmi concedendosi frequenti pause. Soprattutto i più piccoli dovrebbero avere la possibilità di riadattarsi gradualmente agli orari e alle regole di tutti i giorni.
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