Il tempo di uno scatto: ’58 – ’68 – ’78. Si chiama così la mostra fotografica che da domani ventotto agosto aprirà i battenti alla Casa del Cinema di Roma. Il tempo di uno scatto – curata da Made in Tomorrow e Marcello Geppetti Media Company – ripercorre due decenni di storia italiana attraverso gli occhi e i racconti di chi c’era e ne ha vissuto in prima persona i cambiamenti, i tumulti, le svolte storiche. Il cinema è sempre grande protagonista e interprete di queste vicende e mutamenti sociali e culturali, e Marcello Geppetti, autore degli scatti in mostra, ne ha saputo raccontare molti aspetti. Tutti questi avvenimenti sono infatti rimasti impressi sulla pellicola di Geppetti, oltre che nei titoli in prima pagina dei giornali e nei manifesti che riempivano le città italiane.
Cronologicamente si parte dal 1958, anno di rinascita e di tanti desideri. Roma ospita il più grande fenomeno di costume del Novecento, la Dolce Vita. Ma la luce di tutti quei riflettori finirà per accecare i Sessanta. Dal 1962 in poi, infatti, l’entusiasmo si spegne e si accendono i tumulti nei cuori dei più giovani. Non basteranno le danze scatenate nel neonato Piper (1965) di Via Tagliamento a placarli. Arriverà infatti quel 1 marzo 1968, con i suoi scontri a Valle Giulia, a cambiare le carte in tavola e a relegare in secondo piano la leggerezza del periodo precedente. Si apre così una delle finestre più buie della storia del nostro Paese, quella degli Anni di piombo. Un clima di violenze che culminerà nel 9 marzo 1978, giorno del rapimento di Aldo Moro e degli agenti della sua scorta. Uno spartiacque incolmabile, ancora oggi pieno di interrogativi. La mostra fotografica «Il tempo di uno scatto: ’58 – ’68 – ’78» è a ingresso libero e potrà essere visitata fino al nove settembre.
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