Aumentano le temperature e cresce anche il consumo di acqua e bevande varie. Ma c’è un ma. Il costo della minerale ha registrato nel mese di luglio un incremento di circa il 4% rispetto al 2017 e di circa il 2% rispetto a giugno 2018. Non sono soltanto acqua e bibite a incidere sulle tasche dei romani. Segno più anche per frutta (+7% rispetto a luglio 2017), vegetali (+3,1%), carne (+2,5%), latte e formaggi (+2,6%).
I dati, elaborati dalla Uil del Lazio, mostrano una forote crescita anche nel settore delle bollette. Dall’acqua, all’elettricità, al gas, i romani continuano a veder lievitare i prezzi di tutte le utenze. Se l’acqua segna un più 5,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il gasolio per il riscaldamento vola al più 11,1%. Gas ed energia elettrica subiscono un’impennata sia rispetto a luglio 2017 (+9,1% per il primo e +1,8% per la seconda), sia rispetto giugno 2018. In un solo mese infatti aumentano rispettivamente del 6,4% e del 4,6%.
Costi che si vanno a sommare a una tassazione che risulta essere la più alta d’Italia. Basti pensare che i cittadini della Capitale pagano in media mille euro di addizionale comunale Irpef, contro i 700 euro delle altre città del Paese. Non va meglio in ambito sanitario: aumentano del 3,2% le spese dei servizi ospedalieri e del 2,1% quelle dei paramedici e si registra un incremento del 3,6% del costo delle assicurazioni per i mezzi di trasporto privati. Incremento quest’ultimo che vede la Capitale ancora una volta in prima linea e che potrebbe essere collegato alla precaria situazione del manto stradale.
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