Un mare libero dalle plastiche. Un mare #plasticfree. E’ la campagna ‘visual’ del Wwf per un mare pulito, che prende il via in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, dedicata quest’anno dalla Nazioni Unite alla lotta contro l’inquinamento da plastica con lo slogan «Beat plastic pollution. If you can’t reuse it, refuse it». E’ un’iniziativa provocatoria che mette a nudo i pessimi stili di vita contemporanei. E’ una campagna provocatoria, perché provocatori e indisponenti sono i comportamenti di tante persone che inquinano l’ambiente. «Nuove e strane specie stanno comparendo nel mare – fa sapere l’associazione ambientalista – la manta-busta, il granchio-tappo, il pesce-bottiglia, specie poco desiderabili e che derivano proprio dal nostro stile di vita abituato all’usa e getta quando si consumano prodotti in plastica».
Le cattive abiutidini si possono correggere. I comportamenti responsabili non sono poi così difficili da attuare. Uno stile di vita più sano, improntato alla salvaguardia e alla conservazione del pianeta, è un obbligo morale. Un vademecun è disponibilie anche sul sito dell’associazione wwf.it/plasticfree, qui ci sono consigli utili per ogni momento della giornata: dalla colazione alla palestra passando per le scelte negli acquisti alimentari o abbigliamento in cui poter fare scelte di prodotti a basso contenuto di plastica. Sul sito anche le date degli eventi di pulizia spiagge previsti in tutta Italia nei prossimi giorni e i suggerimenti per creare la propria community plasticfree per pulire con iniziative spontanee e fai da te la propria spiaggia del cuore. Iniziative necessarie, visto che ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani del mondo e ad oggi si stima che via siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica nei mari e negli oceani.
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