Anita Tarquini segretaria generale della Uil Frosinone

Mag 24, 2018

Più spazio al comitato pari opportunità. E lotta serrata contro ogni forma di discriminazione
di Ma. Te. Ci.

anita tarquiniE’ la prima donna eletta segretaria generale della Uil di un territorio del Lazio. Si chiama Anita Tarquini e da oggi è a capo della Uil di Frosinone. La Tarquini, entrata in segreteria nel 2006, proviene dal mondo della scuola e proprio sull’educazione del territorio intende incentrare i prossimi quattro anni.

«La discriminazione, in tutte le sue varie declinazioni, è purtroppo un problema particolarmente diffuso in queste zone. Discriminazioni verso gli immigrati, ma anche verso le donne, molte delle quali non lavorano perché ricadono su di loro tutte le responsabilità della famiglia. E’ anche per questo che stiamo cercando di incrementare il comitato Pari Opportunità e da un anno abbiamo aperto, insieme all’Adoc, uno sportello dove le donne maltrattate possono trovare ascolto ed essere indirizzate verso le strutture preposte. L’intenzione è potenziare molto l’attività e sensibilizzare l’opinione pubblica verso il tema della violenza contro le donne. Abbiamo constatato infatti che le donne ciociare preferiscono andare fuori territorio per timore di essere riconosciute, le straniere invece accedono al nostro servizio ma spesso non proseguono l’iter della denuncia. L’idea è quella di riuscire pian piano a seguire queste donne anche oltre la nostra attività di sportello».

E il lavoro? «Anche su questo ci sarà molto da fare – prosegue Tarquini – il nostro territorio ha vissuto molte gravi crisi negli ultimi anni. Crisi che hanno prodotto il licenziamento di 4 mila lavoratori nell’ultimo biennio, a causa soprattutto delle frequenti delocalizzazioni di grosse aziende. L’unica battaglia vinta è quella dell’Ideal Standard su cui fortunatamente si è trovato un accordo che ha permesso di proseguire in loco la produzione e di salvare centinaia di posti. Vorremmo proseguire su questa scia e riuscire gradualmente a risollevare l’economia ciociara. Per ottenere questo servono battaglie condivise, sia tra sindacati – e la coesione è una cosa su cui stiamo puntando molto – sia con i cittadini».

 

 

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