Ancora un altro incidente sul lavoro. Mentre gli operai ustionati da una colata di acciaio liquido alle acciaierie venete di Padova lottano tra la vita e la morte, oggi un altro operaio è in gravissime condizioni dopo essere caduto dal tetto di un capannone a Ostia Antica. L’uomo, un cinquantenne, è stato elitrasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo. Un ennesimo caso di questo 2018 che ha visto solo nei primi tre mesi nel Lazio 21 persone perdere la vita sul posto di lavoro. Edili ma anche tanti operai specializzati. Agricoltori e tecnici. Non c’è un settore più rischioso di altri, anche se i dati ci dicono che quasi tutti gli infortuni accaduti nella nostra regione si concentrano prevalentemente nel terziario, che nel 2016 contava ben oltre 22 mila denunce.
Molte le denunce anche nell’industria (8.559 denunce) e nella pubblica amministrazione (7.920). Minori le quote di agricoltura e artigianato, anche se quest’ultimo rappresenta il settore in cui negli ultimissimi anni si è registrato il maggiore incremento di infortuni (+4,2%), seguito da quello dei servizi (+2,8%). Quante disgrazie devono ancora accadere perché le istituzioni si rendano conto di questa strage e mettano in atto azioni concrete e scrupolose con controlli periodici sui posti di lavoro?
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