
Memoria e impegno. Solchi di verità e giustizia
Memoria e impegno in ogni città d’Italia. Sarà un ventuno marzo all’insegna della mobilitazione – come da trazione ormai – per la ventitreesima «Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie». Il tema di quest’anno sarà «Terra, solchi di verità e giustizia». Grazie all’impegno di Libera e dei famigliari che hanno perso un affetto per colpa delle mafie, mercoledì il Paese si dà appuntamento nelle piazze italiane.
Ripetendo la formula adottata negli ultimi due anni, prima Messina, lo scorso anno Locri, quest’anno sarà Foggia la piazza principale. A Roma invece saranno le strade del centro a raccogliere il testimone della scorsa edizione ad Ostia. Studenti, cittadini, associazioni, movimenti, si ritroveranno quindi all’Esquilino a partire dalle ore 8 e trenta per sfilare e raggiungere poi piazza Vittorio Emanuele II, dove si terrà la tradizionale lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie. Libera ha scelto questa piazza perché «simbolo della multiculturalità della città, attraversato da storie, vite, culture che ne fanno da sempre un cuore pulsante e colorato di Roma». «Saremo al fianco dei familiari delle vittime per ricordare in una lettura collettiva i nomi e le storie delle 950 e più persone uccise dalla criminalità organizzata – fa sapere l’associazione di Don Ciotti – e per ribadire con forza la centralità dell’impegno contro la violenza, i soprusi e gli affari delle mafie anche qui nella Capitale ha radicato presenze, traffici illeciti, interessi economici, rapporti e compiacenze indicibili con economia e politica, e dove ad arretrare spesso sono i diritti delle persone, in particolare quelle più fragili. I diritti di chi non ha casa, di chi non ha lavoro o con fatica riesce a difenderlo, i diritti dei giovani e degli studenti, i diritti di chi migra fuggendo da guerre e povertà, il diritto di chi crea economia e sviluppo e non tiene il passo di quel denaro, sporco, che toglie libertà e arricchisce i soliti pochi».
«Piazza Vittorio – conclude Libera – vuole essere la testimonianza partecipata di tutti coloro che credono e lavorano per una società solidale, democratica, accogliente, in cui l’avanzare dei diritti faccia da argine all’avanzare degli interessi delle mafie».
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