
Strop alle intolleranze e violenze
In piazza per dire a intolleranze e violenze. Le 23 organizzazioni sociali, sindacali e politiche promotrici dell’appello «Mai più fascismi», su cui fino alla fine di maggio verranno raccolte le firme in tutta Italia, hanno indetto per domani (sabato 24 febbraio), a Roma, la manifestazione nazionale «Mai più fascismi – Mai più razzismi». Il ritrovo è fissato alle ore 13.30 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo che arriverà in piazza del Popolo, dove è stato allestito un palco su cui si alterneranno letture, musica e interventi. A presentare la manifestazione sarà l’attore Giulio Scarpati. Si comincerà con due brani musicali dei Modena City Ramblers. Seguirà la lettura, da parte di studenti e studentesse, di lettere e racconti di partigiane e partigiani. Verrà poi trasmesso il videomessaggio della senatrice a vita Liliana Segre. Al termine ancora letture della Resistenza e quindi l’intervento di Ella, una giovane rifugiata nigeriana. Dopo di lei, verrà mandato un video sulle leggi razziali volute dal fascismo, poi ancora letture e l’intervento finale di Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Anpi. I Modena con Bella ciao chiuderanno la manifestazione.
Tante le adesioni alla manifestazione, a partire dall’Arci, tra cui quelle dell’Ucei (Unione delle Comunità ebraiche italiane), dell’Unione degli universitari, della Rete degli studenti medi, della Rete della Conoscenza, del movimento Lgbt, di Legambiente, della Fnsi, di Articolo 21, della Rete Nobavaglio. Ad aprire il corteo sarà lo striscione unitario «Mai più fascismi – Mai più razzismi» portato da dirigenti delle organizzazioni promotrici. E’ prevista anche la partecipazione di sindaci e presidenti di Regione con le fasce e i gonfaloni. A piazza del Popolo sarà possibile firmare l’appello con cui si chiede alle istituzioni, tra le altre cose, di sciogliere le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo. «Sarà una nuova e importante occasione – Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci – per ribadire ancora una volta che l’antifascismo è alla base della nostra Costituzione, valore fondante della nostra democrazia e della convivenza civile».
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